giovedì 25 luglio 2013

Arancio

Arancio

Esposizione: soleggiata e luminosa
Irrigazione: abbondante anche se resiste abbastanza alla siccità
Terreno: fertile, ben drenato, senza ristagni idrici
Concimazione: organica.

Aquilegia

Aquilegia

Coltivazione: l'aquilegia è una pianta di facile coltivazione. Adatta per bordure miste e alla coltivazione in vaso. Piuttosto rustica, non teme il freddo (riescono a resistere anche a diversi gradi sotto zero così come alle alte temperature). Non è particolarmente esigente in fatto di terreno, si adatta bene a qualsiasi terreno. E' necessario concimarla a partire dalla primavera fino a metà estate ogni due settimane diluendo il concime nell'acqua di annaffiatura. Per stimolare nuove e copiose fioriture occorre eseguire la potatura tempestiva delle corolle sfiorite
Esposizione: preferisce posizioni a mezzo sole, pur sopportando esposizioni in pieno sole
Messa a dimora: si semina facilmente in periodo primaverile (le piantine verranno trapiantate in autunno), o si moltiplica per via agamica con la divisione dei cespi o per talea
Irrigazione: con moderazione; si consiglia di irrigare con più frequenza nel  periodo di fioritura e di prolungata siccità.
SPECIE ADATTA A GIARDINI ROCCIOSI

Anthurium

Anthurium

Esposizione: luminosa ma anche a mezz'ombra. Evitare l'esposizione diretta ai raggi del sole ed alle correnti d'aria
Irrigazioni: abbondanti in estate, costanti ma senza ristagni durante il resto dell'anno. E' ooportuno inoltre tenere sempre un buon grado di umidità atmosferica ad esempio lasciando dell'acqua nel sottovaso
Terreno: molto arieggiato, poroso da concimare durante la stagione della fioritura ogni due settimane
Messa a dimora: rinvasare ogni due-tre anni.

Anigozanthos

Anigozanthos

Coltivazione: facile da coltivare in vaso. Ideale come pianta da interno, ma anche da esterno, per rendere più belli balconi, terrazzi, giardini o aiuole, dove il colore e l'abbondanza della fioritura si esprimono al meglio. L'Anigozanthos può sopportare senza problemi temperature di alcuni gradi inferiori allo zero. Ma nelle regioni del Nord si consiglia il ricovero in una posizione più protetta e una pacciamatura. Se coltivata in piena terra, raggiungerà dimensioni più considerevoli, circa un metro e mezzo d'altezza. In estate si tagliano i fiori vecchi dalla base per stimolare la produzione di nuovi germogli. 
Esposizione: molto luminosa.
Messa a dimora: durante il rinvaso, ogni 2-3 anni, è possibile tagliare i rizomi. Le porzioni così ottenute vanno subito poste a dimora.
L'Anigozanthos (zampa di canguro) è un'insolita pianta originaria dell'Aust

Anemone

Anemone

Terreno: il terreno deve essere ben drenato, ricco di materiale organico
Irrigazione: costanti senza eccessi. Durante la fioritura occorre aumentare l'apporto idrico
Esposizione: sia in penombra sia in piena luce
Messa a dimora: a settembre per quanto riguarda gli anemoni a fiore di margherita; per quanto riguarda gli anemoni con fiore a papavero, a settembre-ottobre per la fioritura primaverile e a marzo-aprile per la fioritura estiva, in entrambi i casi in penombra e dopo aver immerso le radici in acqua per una notte prima della messa a dimora.
Gli anemoni non sono piante soggette ad attacchi parassitari. Occorre solo prestare attenzione ad evitare che i bulbi siano attaccati da muffe durante la conservazione.
SPECIE ADATTA A GIARDINI ROCCIOSI

Amamelide

Amamelide

Terreno: l'amamelide ama i terreni umidi. Preferisce suoli con pH da sub-acido a neutro.
Irrigazioni: le irrigazioni devono essere costanti: poca acqua ma spesso. E' una pianta sensibile agli stress da caldo, in particolare le specie di origine orientale.
Esposizone: sia in pieno sole sia in mezza ombra. L'amamelide è una pianta particolarmente resistente al freddo.
Messa a dimora: in genere avviene per seme, essendo i semi dotati di alta germinabilità.
L'amamelide è una pinata resistente, in genere soggetta agli attacchi parassitari. A livello di operazioni colturali non necessita di potature avendo una crescita lenta. E' sufficiente la pulizia dai rami secchi

giovedì 18 luglio 2013

Alstroemeria

Alstroemeria

L'alstroemeria è un piccolo arbusto perenne, sempreverde, originario delle zone montuose dell'America meridionale; le radici sono tuberose; la pianta a sviluppo completo raggiunge i 60-100 cm di altezza; il fogliame é verde, dalle lunghe foglie rigide ed appuntite. I fiori compaiono in tarda primavera - estate all'apice dei fusti, di colore rosato o giallo ma anche rossi, porpora o arancio. I fiori assomigliano a dei piccoli gigli. Questi fiori sono molto utilizzati nel mercato dei fiori recisi. L'alstroemeria puo' essere coltivata sia in piena terra sia in contenitore.

Alocasia

Alocasia

Alocasia è un genere di piante erbacee rizomatose della famiglia Araceae, comprendente circa 70-80 specie di piante originarie dell'India Orientale e della Malesia. Le Alocasia sono conosciute anche come "orecchie di elefante", per via delle foglie cuoriformi dal bel colore verde intenso, ma esistono specie dai colori metallici (bronzo o viola scuro e con venature evidenti) molto decorativi e appariscenti, portate da lunghi piccioli, spesso molto più lunghi della stessa foglia.

Alkekengi

Alkekengi

L'Alkekengi (Physalis alkekengi) è una pianta spontanea, originaria dell'Europa e dell'Asia, appartenente alla famiglia delle solanacee. Il termine significa "lanterna cinese". Le piante a maturità possono raggiungere anche 60 cm di altezza. Le foglie sono ovali, alterne, di colore verde chiaro e coperte da una leggera peluria. I fiori sono piccoli e bianchi - compaiono in estate. I frutti sono delle bacche avvolte in un soffice calice (baccello) che man mano che il frutto all'interno matura diventa da verde ad arancione sempre più intenso. La fruttificazione avviene in genere tra luglio ed agosto, spesso a partire dal secondo anno dalla messa a dimora. 

Albero dei rosari

Albero dei rosari

È un albero di medie dimensioni, alto anche 15 m, caratterizzato da una crescita piuttosto rapida  e da una corteccia bruno-grigiastra, solcata sfaldata longitudinalmente con l'età.  La chioma è compatta e tondeggiante. Le foglie sono caduche, spiralate, glabre, verde scure, lunghe 20-40 cm, molto variabili nella forma. L’infiorescenza è raccolta in un’ampia pannocchia ascellare, eretta, su un lungo peduncolo (fino a 17 cm) tomentoso, con numerosi piccoli fiori ermafroditi molto fragranti, di colore lilla, a 5 petali. La fioritura inizia nel mese di maggio, protraendosi fino a luglio. I frutti sono delle drupe rotonde di colore giallo, di diametro di 1 cm, che maturano a fine autunno e permangono sulla pianta tutto l’inverno. 

lunedì 15 luglio 2013

agrifoglio

Agrifoglio

L'agrifoglio (Ilex aquifolium) è una pianta originaria del bacino del Mediterraneo, nota soprattutto come simbolo associato al Natale grazie alle sue bacche di colore rosso lucido che creano molta allegria. Esitono molte varietà di agrifoglio, di cui alcune addiruttura a foglia caduca, nonostante le varietà più diffuse siano sempreverdi. E' un arbusto con foglie coriacee, in alcune varietà variegate di giallo chiaro, lucide, cerose, spinose. E' una specie dioica, ha cioè piante maschili e piante femminili separate. Le piante femminili solamente producono fiori e questi solo se fecondati origineranno le bacche. Le bacche possono essere rosse o gialle. I fiori sono piccoli, bianchi, profumati e compaiono in gruppi alle ascelle delle foglie tra aprile e maggio. Le bacche durano tutto l'inverno, attenzione pero' che sono molto gradite ad alcune specie di uccelli, tra cui i merli.

Agerati

Agerati

Gli agerati sono piante di origine messicana, molto poco diffuse poiché nel corso degli anni sono andate scomparendo. Si tratta si piante facili da coltivare e in grado di regalare abbondanti fioriture. La specie più adatta ai nostri climi è Ageratum houstonianum. Nei nostri climi si comportano da annuali; hanno altezze variabili da 15 cm fino a 60 cm. Le varietà più compatte sono particolarmente indicate per creare cassette e fiorirer. I fiori sono piccoli, soffici come piumini.

Aneto

Aneto

L'aneto (Anethum graveolens) è una pianta erbacea annuale originaria dell'Asia sudoccidentale.
In Italia è coltivata e di rado naturalizzata specialmente lungo le riviere mediterranee. E' una tipica pianta aromatica, simile al finocchio, di misura ridotta e con un'infiorescenza gialla raccolta a gruppi che ricordano dei piccoli ombrelli.

giovedì 11 luglio 2013

Aglio ornamentale

Aglio ornamentale

Il genere allium conta più di mille specie, diffuse per la maggior parte nell'emisfero settentrionale; a questo genere appartengono anche aglio, cipolla, porro; esistono però varietà coltivate per le loro infiorescenze decorative. Le foglie sono nastriformi, di colore verde chiaro; mentre le infiorescenze, sferiche, a ventaglio o ad ombrello, racchiudono piccoli fiori a stella che sbocciano dalla fine della primavera fino ad estate inoltrata. I fiori sono nei toni del rosa, del bianco, del giallo e del blu. Tra le più coltivate citiamo:

Alloro

Alloro

L'alloro (Laurus nobilis) è una pianta appartenente alla famiglia delle Lauraceae. Il nome botanico dell'alloro deriva dal termine latino laus che significa «lode». Diversamente "nobilis" sta per illustre, importante, famoso. Nella mitologia greco-romana l'alloro era una pianta sacra e simboleggiava la sapienza e la gloria: una corona di alloro cingeva la fronte dei vincitori nei giochi Pitici o Delfici. Inoltre era un albero sacro poiché considerato l'albero del dio Apollo. È una specie originaria dell'Asia minore, in seguito si è diffusa in tutta Europa. In Italia la pianta è presente nelle zone centro meridionali e in tutto il Mediterraneo, dove l'ampia diffusione spontanea in condizioni naturali ha fatto individuare uno specifico tipo di macchia: la macchia ad alloro o Lauretum. Si tratta della forma spontanea di associazione vegetale che si stabilisce nelle zone meno aride e più fresche dell'area occupata in generale dalla macchia. Mentre nelle zone del nord Italia è quasi sempre coltivata;  si tratta però di una pianta che teme le gelate. Pianta dalle molteplici destinazioni: può infatti essere considerata una semplice pianta ornamentale da tenere in giardino, spontaneizzata nei parchi, presente nelle aiuole cittadine, nei giardini privati e pubblici, utilizzata per le siepi e le bordure, oppure può essere considerata una pianta aromatica da coltivare nell'orto; dalle foglie e se ne possono fare vari usi: in cucina, per aromatizzare carni e pesci, come rimedio casalingo per allontanare le tarme dagli armadi, per preparare decotti rinfrescanti e dalle qualità digestive o pediluvi.

lunedì 8 luglio 2013

Acero

Acero

Acer è un genere di piante a foglie caduche, appartenente alla famiglia delle Aceraceae (Sapindaceae), originario dell'Asia, dell'Europa e del Nord America. Il loro nome deriva dal latino Acer = acuto, appuntito, dalla forma della lamina fogliare. Gli aceri sono piante rustiche, resistenti al freddo. Le foglie sono generalmente a cinque lobi, ma alcune specie presentano foglie tondeggianti con 7-9 lobi. I piccoli fiori sono raccolti in pannocchie o corimbi. I frutti sonosamare composte da "ali" che ne facilitano la disseminazione anemofila (che avviene a opera del vento). Si conoscono circa 200 specie, e tra queste ve ne sono alcune che per portamento, struttura e colorazione del fogliame rappresentano una incredibile fonte di attrazione in qualsiasi giardino - in particolare rivestono interesse ornamentale i cosiddetti "aceri giapponesi" appartenenti principalmente alle specie Acer palmatum ed Acer japonicum. Gli aceri giapponesi riescono a creare straordinarie macchie di colore che attirano l'attenzione degli sguardi. In commercio possiamo trovare cultivar a colorazione verde e nelle tonalità più disparate, con effetti brillanti, opachi, ramati e arancio bruciato, con riflessi metallici, ecc.

Abelia

Abelia

Abelia è un genere di piante della famiglia delle Caprifoliaceae, originario di un vasto areale comprendente la zona himalayana, la Cina, il Giappone e il Messico. Questo genere comprende più di 20 specie, e numerosi ibridi, utilizzati come piante ornamentali per macchie isolate o siepi nei giardini. Si tratta di arbusti con fogliame sempreverde o deciduo, con sfumature rossiccie, e fiori bianco - rosati o rosa scuro.  
Tra le più coltivate citiamo A. x grandiflora, ott

sabato 6 luglio 2013

Plumbago capensis



Il Plumbago, meglio conosciuta con il nome di Caprinella,  è una pianta arbustiva rampicante. Ha steli sottili e foglie ovali. I fiori sono riuniti in infiorescenze azzurro-cielo, poste alla fine dei rami.
FIORITURA: Avviene da aprile a novembre.
LUCE: Predilige una posizione ben soleggiata.
ACQUA: Ha bisogno di annaffiature abbondanti nella stagione estiva, da ridurre in quella invernale, facendo attenzione a non lasciare ristagno d’ acqua.
TEMPERATURA: Per le piante giovani si consiglia di ripararle dal freddo, quindi va piantata in luoghi riparati dai venti invernali.
CONCIME: Nel periodo vegetativo fornire del concime per piante da fiore, diluito all’ acqua di annaffiatura.
CONSIGLI: Potare la pianta dopo la fioritura per garantire nell’ anno successivo una maggiore quantità di fiori. Come substrato utilizzare terreni sciolti, sabbiosi e ben drenati. La riproduzione avviene per talea semilegnosa, in giugno, prelevando una porzione priva di fiori e mettendola a radicare in un contenitore riempito con torba e sabbia.
CURIOSITA’: Pianta originaria dell’ Asia. E’ molto apprezzata per la gradevole fioritura estiva e per la possibilità di essere utilizzata come rampicante.

Tumbergia

Tumbergia

La Tumbergia appartiene alla famiglia delle Acantacee e il genere comprende un centinaio di specie originarie dell’Africa tropicale, del Madagascar e dell’Asia meridionale. E’ una pianta erbacea perenne rampicante, con foglie quasi sempre a forma di cuore, più o meno formati da cinque petali disposti irregolarmente, tanto da dare alle corolle un curioso aspetto.
La tumbergia non è una vera e propria pianta da appartamento, e non risentemolto delle basse temperature. E’ tuttavia opportuno tenerla al riparo dall’inizio dei primi freddi a fine inverno, quando non ci siano più timori di nebbie o gelate notturne. Può benissimo essere coltivata direttamente in casa e si presta molto bene alla copertura di pareti divisorie costituite da tralicci o per coprire colonne.

domenica 30 giugno 2013

Rose a cespuglio

La potatura delle rose a cespuglio

Le più recenti Rose a cespuglio a differenza di alcune vecchie varietà sono molto fiorifere e rifiorenti, cioè emettono fiori in continuità durante la buona stagione, da maggio fino ai geli. Queste Rose si classificano variamente, in base alla taglia delle piante (varietà di alte, medie e basse), alla grandezza dei fiori (a grandi, a medi e a piccoli fiori), alla forma dei fiori (doppi, semidoppi o semplici) al loro colore e ad altre caratteristiche.
FIORITURA: Avviene durante la buona stagione.
LUCE: La maggior parte dei rosai, per crescere e fiorire, hanno bisogno di almeno sei ore di esposizione ai raggi solari.
ACQUA: Le annaffiature devono essere regolari, mantenere il terreno fresco ma non molle, meglio tanta acqua ogni tanto che poca tutti i giorni. Annaffiare al piede della pianta evitando di bagnare le foglie, per non favorire lo sviluppo di muffe.
TEMPERATURA: Si adattano a qualsiasi tipo di clima.
CONCIME: Utilizzare un buon fertilizzante, l’ideale sarebbe dello stallatico ben maturo da incorporare uniformemente nel corso della lavorazione del terreno.
CONSIGLI: Utilizzare qualsiasi tipo di terreno, purchè permeabile e fertile. Si moltiplicano per innesto al piede o, per certe vecchie varietà, anche per talee legnose invernali. Eseguire tempestive potature anche nel corso dell’anno per far si che la rosa si mantenga in buone condizioni di salute, vigorosa e ben equilibrata.
CURIOSITA: Non è certa l’origine di questa varietà di rose, probabilmente frutto di incroci occasionali. Le Rose a cespuglio godono di una notevole diffusione nei giardini per aiuole e bordi, grazie all’abbondante e continua fioritura.

Veigelia

Weigelia \'Bristol Ruby\'

La Veigelia è un arbusto di buona vigoria vegetativa, polonifero, a portamento espanso e a rametti prima eretti e poi leggermente arcuati verso l’apice. Le foglie verdi sono ovato-lanceolate, appuntite all’apice e seghettate ai margini, rugose al rovescio, verdi o in qualche varietà variegate di bianco. Si coltivano numerose varietà a fiori bianco-rosati, rosa, rossi o variamente sfumati, sempre riuniti in fascetti lungo i rami. I fiori sono tubolosi lunghi 2-3 cm e con lobi aperti; si formano sui nuovi germogli che spuntano sui rametti di un anno. Il frutto è una capsula composta da due valve.
FIORITURA: La fioritura è abbondante a primavera, tra maggio e giugno, ma si rinnova anche a fine estate, tra agosto e settembre.
LUCE: Esige posizione soleggiata o parzialmente ombreggiata.
ACQUA: Annaffiare solo in caso di lunghi periodi siccitosi o in presenza di esemplari giovani.
TEMPERATURA: Essendo una pianta rustica, si adatta a qualsiasi tipo di clima, anche al gelo invernale.
CONCIME: Intervenire in primavera, distribuento al piede della pianta del letame maturo.
CONSIGLI: La Veigelia è un arbusto di facile coltura, rustico e molto fiorifero; si adatta a qualsiasi tipo di terreno, anche se calcareo purchè profondo e permeabile, di buona fertilità e non troppo asciutto. Si può moltiplicare per talee semilegnose estive o legnose invernali, ma anche per polloni o propaggini. A fine inverno eseguire una leggera potatura per diradare i vecchi cespugli.
CURIOSITA’: Pianta originaria della Cina e del Giappone. La Veigelia viene impiegata a scopo ornamentale nei giardini, molto apprezzata per la precoce e abbondante fioritura.

martedì 25 giugno 2013

Abelia chinensis



Pianta arbustiva sempreverde. Ha piccole foglie verde scuro, dentellate e ovali, molto lucide e ornamentali. Ha rami arcuati  verso l’ esterno che danno alla pianta una forma tonteggiante. Viene coltivata per i numerosissimi piccoli fiori rosa o bianchi, delicatamente profumati, che resistono al primo freddo.
FIORITURA: Avviene nel periodo estivo.
LUCE: Predilige luoghi semi soleggiati, al riparo dai venti freddi.
ACQUA: E’ abbastanza rustica e in grado di resistere ad alcuni giorni di siccità.
TEMPERATURA: Si adatta molto bene ai climi temperati; non teme il freddo.
CONCIME: Durante il periodo vegetativo intervenire con un fertilizzante per piante da fiore, diluito all’ acqua di annaffiatura, ogni 15 giorni circa.
CONSIGLI: Ha bisogno periodicamente di essere sfrondata per eliminare i rami secchi e, dopo circa tre anni, vanno rimossi anche quelli più vecchi, per facilitare il rinnovo del cespuglio. Si può riprodurre , da giugno a luglio, per talea semilegnosa provvista di foglie oppure, in autunno, per talea legnosa.
CURIOSITA’: Pianta originaria dell’ Asia e dell’ America. Il suo nome deriva da quello del naturalista inglese Clark Abel, vissuto dal 1780 al 1826. L’ Abelia chinensis fu importata in Italia nel 1844.

Centranthus ruber

File:Centranthus ruber 1.jpg

Pianta erbacea perenne ma può essere anche annuale, a seconda della specie. Ha foglie grigio-blu lunghe circa dieci centimetri, opposte, ovato-lanceolate, lisce e acuminate all’ apice. Quelle basali sono sessili mentre le altre sono picciolate. I fiori sono piccoli e numerosi, tubolosi e riuniti in cime di colore rosso dalla diversa intensità.
FIORITURA: Avviene nel periodo estivo e autunnale.
LUCE: Preferiscono posizioni in pieno sole ma crescono bene anche in penombra.
ACQUA: Non ha bisogno di annaffiature regolari, salvo in caso di prolungata siccità.
TEMPERATURA: Prediligono un clima temperato, teme il gelo.
CONCIME: Non necessita di concimazioni particolari.
CONSIGLI: Non ha bisogno di potatura, è sufficente rimuovere le parti danneggiate e i fiori appassiti. La moltiplicazione avviene per seme in cassetta a fine inverno oppure per divisione dei cespi in primavera. Si adatta a qualsiasi tipo di terreno purchè ben drenato.
CURIOSITA’: Pianta originaria dell’ Europa meridionale. Il nome di questa pianta deriva dal termine greco kentro,sperone e anthos, fiore per la sua corolla speronata.

Aeschynanthus

Aeschynanthus lobbianus

Il genere comprende circa 80 specie, sono piante caratterizzate da fusti molto flessibili, dal portamento ricadente o rampicante, adatte alla coltivazione in panieri appesi. Le foglie sono elittiche, carnose, di colore verde scuro; i fiori, molto numerosi, tubolosi sono di colore rosso o arancio, in genere raggruppati in grappoli e profumati.
FIORITURA: Avviene durante il periodo estivo.
LUCE: Ha bisogno di luce ma non del sole diretto. Durante la stagione estiva possono essere posizionate all’aperto in luogo luminoso e ombreggiato.
ACQUA: Durante la stagione calda è bene bagnarla di frequente, nelle altre stagioni è sufficiente tenere il terriccio umido.
TEMPERATURA: La temperatura ideale per la coltivazione si aggira intorno ai 21-27°C durante il periodo estivo mentre d’inverno non devono scendere sotto i 15°C..
CONCIME: In estate, una volta al mese, con un fertilizzante liquido completo diluito all’acqua di annaffiatura.
CONSIGLI: Predilige terreni ricchi di materia organica e ben drenati; si interrano in contenitori con  una composta di tre parti di torba fibrosa e una parte di muschio secco. La moltiplicazione si effettua per talee semilegnose prelevandole a maggio-giugno dai rami non fioriferi, e interrare in un miscuglio di sabbia e torba in parti uguali, fino a comparsa delle radici; quindi trasferire le nuove piante nei vasi. Il rinvaso si effettua ogni tre anni circa, all’inizio della primavera.
CURIOSITA’: Pianta originaria dell’isola di Giava. Molto apprezzate come piante d’appartamento in quanto si presentano molto bene ad essere coltivate in panieri appesi.

Arisaema



Il genere Arisaema raduna piante erbacee perenni a radice tuberosa. Presentano foglie grandi, lunghe circa 4 cm che generalmente compaiono insieme ai fiori. Questi ultimi hanno una forma particolare; una spata di 12-20 cm di lunghezza abbraccia lo spadice rigonfio a forma di clava, lungo 5 cm. Lo spadice è costituito da fiori maschili a 2-5 stami e da fiori femminili.
FIORITURA: Avviene durante il mese di maggio.
LUCE: Posizionare la pianta in un luogo ombreggiato, magari riparata da arbusti. Durante l’inverno effettuare delle pacciamature per proteggere la pianta dalle gelate.
ACQUA: Le annaffiature devono essere regolari durante la stagione calda, diminuire gli interventi con l’abbassamento della temperatura.
TEMPERATURA: Si tratta di una pianta molto delicata che necessita di clima fresco e umido.
CONCIME: A termine della fioritura intervenire con un fertilizzante per orchidee diluito all’acqua di annaffiatura.
CONSIGLI: Predilige terreni acidi o al massimo neutri composti da terriccio di foglie, sabbia e torba. La moltiplicazione avviene staccando dei germogli dai cespi, oppure seminando sotto vetro. Il rinvaso si effettua a fine inverno, utilizzando un vaso leggermente più ampio del precedente.
CURIOSITA’: Pianta originaria dell’Asia edell’America Settentrionale. L’Arisaema è una delle piante più belle utilizzate per abbellire zone umide e ombreggiate del giardino o del terrazzo: associata alle felci è in grado di garantire un grande effetto decorativo.

Miltonia



Pianta fiorita da interni a seconda della specie di non troppo facile manutenzione. Molto diffuse sono le cosiddette Miltonia pansè e sono caratterizzate da foglie e pseudobulbi di colore grigio-blu-verde chiaro. Gli steli fiorali che sorgono alla base dei pseudobulbi possono essere penduli o eretti, semplici o ramificati e possono portare da 5 fino a 20 fiori che durano dalle 4 alle 6 settimane. Più la pianta è adulta, più dureranno i fiori. I fiori sono grandi e appariscenti, spesso molto profumati, variamente colorati, screzziati e particolarmente molto grandi.
FIORITURA: Il periodo di fioritura varia a seconda della specie, la maggior parte fiorisce dalla primavera all’estate.
LUCE: Posizionare la pianta in zona ombreggiata.
ACQUA: Le Miltonia vanno annaffiate spesso in modo che il terreno di coltivazione non rimanga mai asciutto. Si consiglia di annaffiarle al mattino, con acqua non calcarea per consentire alle foglie di asciugarsi, ed evitare in questo modo l’insorgenza di malattie. Evitare i ristagni idrici.
TEMPERATURA: Sono piante da serra temperata pertanto richiedono temperature minime estive di 16°C e massime intorno ai 25°C; d’inverno minime intorno ai 10°C e massime intorno ai 12°C. E’ importante avere uno sbalzo di temperatura tra il giorno e la notte per favorire la fioritura.
CONCIME: Utilizzare concimi bilanciati diluiti all’acqua di irrigazione, senza però eccedere nella somministrazione.
CONSIGLI: Utilizzare come substrato un composto di corteccia tritata e torba oppure un terriccio specifico per orchidee, importante è assicurare alla pianta un buon drenaggio. Non sono gradite le correnti d’aria specialmente durante la fioritura. Rinvasare la pianta quasi ogni anno per rinnovare il substrato. La moltiplicazione avviene tramite suddivisione dei cespi.
CURIOSITA’: Provengono dalla Colombia e dal Perù. Le Miltonia sono tra le orchidee più spettacolari come colori e grandezza dei fiori ma non sono particolarmente apprezzate dagli appassionati in quanto in commercio si trovano per lo più ibridi e non specie.

Nephrolepis Exaltata



Le nefrolepidi appartengono alla famiglia delle Polipodiacee e sono le cosidette “felci comuni”. La più coltivata è la Nephrolepis exaltata, con lunghe fronde ricurve di consistenza leggermente cartacea e con i margini seghettati. Troviamo poi la Nephrolepis tesselata, con fronde di colore verde molto intenso e gambi sottili e nerastri e la Nephrolepis cordifolia con portamento abbastanza eretto.
LUCE: Predilige posizioni obreggiate, evitare i raggi diretti del sole, soprattutto durante le ore più calde della giornata.
ACQUA: Queste piante vanno annaffiate con regolarità, ogni 2-3 giorni, bagnando il terreno a fondo, ma aspettando che il substrato si asciughi completamente tra un’annaffiatura e l’altra. Evitare i ristagni idrici.
TEMPERATURA: Sopporta bene sia le alte che le basse temperature.
CONCIME: Durante il periodo vegetativo intervenire con un concime a lenta cessione, la cui azione dura per circa quattro mesi.
CONSIGLI: Predilige terreni torbosi e ben drenati. Si moltiplica prelevando le spore, che si producono al di sotto del fogliame. Gli esemplari coltivati in vaso tendono ad allargarsi, e quindi si consiglia di rinvasarle ogni 2-3 anni, utilizzando un vaso leggermente più ampio del precedente.
CURIOSITA’: Pianta originaria dell’Africa e del Sudamerica. E’ una pianta d’appartamento di facile coltivazione, tra l’altro possiede delle proprietà molto apprezzabili: è in grado di aumentare il tasso di umidità dell’aria di ambienti chiusi e di rimuovere sostanze inquinanti presenti come ad esempio la formaldeide.

Astilbe

Astilbe x arendsii

Si tratta di piante perenni e cespitose, alta da 45 a 90 cm e molto attraenti per le foglie eleganti e profondamente divise, simili a quelle delle felci; i fiori assai minuti sono riuniti in eleganti pannocchie erette e piumose. Per quanto la fioritura sia di breve durata l’Astilbe è interessante e molto appariscente per la vivacità delle tinte varianti dal bianco al rosa e dal rosso al porporino.
FIORITURA: La fioritura avviene nei mesi primaverili.
LUCE: Predilige esposizioni poco soleggiate o in penombra.
ACQUA: Necessitano di annaffiature regolari, lasciando che il terreno resti costantemente umido. Aumentare gli interventi nei mesi estivi e nei periodi più siccitosi dell’anno.
TEMPERATURA: Pianta che necessita di un clima temperato. Temono molto il forte caldo estivo, pertanto vanno ombreggiate.
CONCIME: Intervenire a inizio primavera, con un fertilizzante per piante da fiore, diluito all’acqua di annaffiatura.
CONSIGLI: Si ottengono ottimi risultati solo coltivando l’Astilde in posti preferibilmente ombrosi e freschi; si deve scegliere un terreno profondo, fertile e umifero, ma soprattutto umido o che si mantenga costantemente fresco almeno durante la buona stagione. Di solito si moltiplica per suddivisione e i vecchi cespi vanno divisi almeno ogni 3-4 anni; non occorrono altre cure particolari ma alla fine della fioritura si recidono le infiorescenze ormai secche e in autunno inoltrato si tagliano le foglie al piede
CURIOSITA’: Pianta originaria dell’Asia e dell’Europa. Sono piante molto decorative e vengono utilizzate per ornare aiuole, giardini, sottobosco, terreni umidi e bordi dei laghetti.

Acanthocereus

Acanthocereus Tetragonus Cactus for Trade

Cactus colonnare con fusti di colore verde brillante, solitamente molto lunghi e ramificati, che tendono a lignificare con gli anni. Le piante crescono dapprima erette, con gli anni si allungano notevolmente piegantosi talvolta tendono a crescere lungo supporti, come tronchi d’albero, oppure ricadono a terra. Costituiscono dei veri e propri cespugli; in estate producono grandi fiori di colore bianco-verdastro, seguiti da frutti tondeggianti, carnosi di colore rosso.
FIORITURA: Avviene nel periodo estivo.
LUCE: Queste piante prediligono postazioni molto luminose, ma non al sole diretto, l’ideale è posizionarle in zone semiombreggiate, che vengono raggiunte dal sole solo nel pomeriggio.
ACQUA: Annaffiare con regolarità nel periodo estivo, lasciando asciugare completamente il terreno tra un’annaffiatura e l’altra. In inverno diminuire drasticamente gli interventi, fino a sospenderli completamente nei mesi più freddi. Evitare i temuti ristagni idrici.
TEMPERATURA: Temono molto il freddo, quindi in inverno vanno posti in serra temperata o in luoghi in cui la temperatura non scenda al di sotto dei 10-12 °C.
CONCIME: Ogni 15-20 giorni somministrare del concime per piante grasse diluito all’acqua di annaffiatura.
CONSIGLI: Prediligono dei terreni soffici, sabbiosi e molto ben drenati; utilizzare un substrato apposito per cactacee mescolato a piccoli pezzi di corteccia e a terriccio di foglie. Si moltiplica per seme, utilizzando i piccoli semi contenuti nella polpa del frutto. Si possono propagare anche per talee apicali prelevate dai fusti che radicano con facilità, infatti spesso i rami più lunghi, ricadento, toccano il terreno e radicano dando origine a una nuova pianta.
CURIOSITA’: Pianta originaria del Messico, sud-ovest degli USA, ma anche dei Caraibi, America Centrale e Sud America. Esistono circa 12 specie di Acanthocereus, diffuse soprattutto nel sottobosco o tra la vegetazione delle dune costiere. Il frutto di questa pianta è ricoperto da una polpa bianca e tenera ed è commestibile.

Solidago



Solidago virga aurea, conosciuta come Verga d’oro, da cui sono derivate delle varietà ibride molto attraenti per i minuti fiori gialli riuniti in eleganti pannocchie terminali. Le varietà si differenziano per la taglia  delle piante, per l’epoca della fioritura, per la grandezza e la tonalità dei fiori, che possono variare dal giallo-limone al giallo-dorato.
FIORITURA: I fiori sbocciano da luglio a ottobre.
LUCE: Predilige un’esposizione soleggiata o a mezz’ombra.
ACQUA: Le annaffiature devono essere saltuarie, si consiglia di intervenire ogni 2 settimane circa, bagnando a fondo il terreno. Nel periodo vegetativo non necessita di interventi idrici.
TEMPERATURA: Si adatta a qualsiasi clima, sopporta anche le temperature rigide invernali.
CONCIME: Intervenire ogni 20-25 giorni, utilizzando un fertilizzante per piante da fiore diluito all’acqua di annaffiatura.
CONSIGLI: Si adatta a qualsiasi terreno, purchè profondo, permeabile e fresco. Il Solidago è tanto rustico che si dissemina spontaneamente fino a diffondersi nei terreni incolti e lungo le scarpate. Le migliore varietà si moltiplicano per suddivisione delle ceppaie da eseguirsi in autunno o da marzo ad aprile. Per un migliore sviluppo della pianta si consiglia di posizionare il Solidago in un luogo dove può ricevere almeno due ore di sole diretto.
CURIOSITA’: Il Solidago è originario dell’America settentrionale. Si impiegano per costituire aiuole o per bordi misti accanto alle altre perenni. Pianta molto utilizzata in medicina, infatti sono note le sue azioni diuretiche e antisettiche, è consigliata anche nei casi di ritenzione idrica, e per agevolare l’espulzione dei calcolo renali. Il suo utilizzo avviene anche per curare diarrea e nella terapie delle enteriti.

Viola mammola


Le viole sono presenti nei prati, nel sottobosco rado e nei giardini, ma non sempre sono ben accette in quanto tendono a disseminarsi con estrema facilità fino a diventare infestanti. La Viola mammola , cioè la Viola odorata, è la più interessante sia come pianticella perenne e tappezzante per posti freschi o ombrosi, sia per fiore reciso anche perchè a differenza delle altre specie ha i fiori profumati. E’ una pianta cespitosa e stolonifera di buon pregio ornamentale anche per le eleganti foglie cuoriformi. le varietà coltivate hanno fiori semplici, ma ben più grandi rispetto a quelli delle violette selvatiche, oppure anche semidoppi e sempre intensamente odorosi; il colore varia dal violetto al viola intenso.
FIORITURA: la fioritura avviene sia in inverno (con la coltura forzata in serra), sia in primavera e nei mesi successivi.
LUCE: Queste piante prediligono esposizioni poco soleggiate o ombrose.
ACQUA: Annaffiare regolarmente avendo l’accortezza di mantenere il terreno costantemente umido. Con l’abbassamento della temperatura gli interventi vanno dimezzati.
TEMPERATURA: Si adattano a qualsiasi tipo di clima.
CONCIME: Durante il periodo vegetativo intervenire con un fertilizzante per piante da fiore, diluito all’acqua di annaffiatura.
CONSIGLI: Come substrato utilizzare un terreno fertile e umifero o almeno fresco. La moltiplicazione avviene per suddivisione dei cespi oppure per separazione degli stoloni, a fine inverno o in autunno. Si può propagare anche per seme, in primavera o in estate. Per le coltivazioni in vaso si consiglia di rinvasarle solo se necessario, all’inizio della primavera.
CURIOSITA’: Pianta originaria dell’Europa. Questa varietà di viola è senza dubbio una delle poche, se non l’unica, che emanano profumo. In medicina la viola possiede proprietà ematiche, emollienti, purgative e sedative. Nel linguaggio dei fiori la Viola mammola è simbolo di PUDORE, MODESTIA e TIMIDEZZA.

Abelia chinensis


Pianta arbustiva sempreverde. Ha piccole foglie verde scuro, dentellate e ovali, molto lucide e ornamentali. Ha rami arcuati  verso l’ esterno che danno alla pianta una forma tonteggiante. Viene coltivata per i numerosissimi piccoli fiori rosa o bianchi, delicatamente profumati, che resistono al primo freddo.
FIORITURA: Avviene nel periodo estivo.
LUCE: Predilige luoghi semi soleggiati, al riparo dai venti freddi.
ACQUA: E’ abbastanza rustica e in grado di resistere ad alcuni giorni di siccità.
TEMPERATURA: Si adatta molto bene ai climi temperati; non teme il freddo.
CONCIME: Durante il periodo vegetativo intervenire con un fertilizzante per piante da fiore, diluito all’ acqua di annaffiatura, ogni 15 giorni circa.
CONSIGLI: Ha bisogno periodicamente di essere sfrondata per eliminare i rami secchi e, dopo circa tre anni, vanno rimossi anche quelli più vecchi, per facilitare il rinnovo del cespuglio. Si può riprodurre , da giugno a luglio, per talea semilegnosa provvista di foglie oppure, in autunno, per talea legnosa.
CURIOSITA’: Pianta originaria dell’ Asia e dell’ America. Il suo nome deriva da quello del naturalista inglese Clark Abel, vissuto dal 1780 al 1826. L’ Abelia chinensis fu importata in Italia nel 1844.

Cotoneaster



Pianta arbustiva, sempreverde e molto vigorosa. Ha foglie persistenti ovato-acute. I fiori sono piccoli di color bianco a cui fanno seguito delle bacche rosse per tutto il periodo invernale.
FIORITURA: Avviene in perimavera.
LUCE: Non ha particolari esigenze e può vegetare sia in una posizione in pieno sole, sia in una a mezz’ ombra.
ACQUA: Richiede annaffiature regolari nella stagione estiva, da ridurre in quella invernale.
TEMPERATURA: Regge bene a qualsiasi tipo di clima, anche alle gelate invernali.
CONCIME: Non necessita di concimazioni particolari.
CONSIGLI: Di facile cultura, ha bisogno di una potatura limitata ai rami disordinati e secchi. Si adatta a qualsiasi tipo di terreno purchè ben drenato. Si può riprodurre per talea semilegnosa durante il periodo estivo oppure per talea legnosa in autunno.
CURIOSITA’: Pianta originaria della Cina. Molto apprezzata per i suoi piccoli frutti rossi che nel periodo invernale donano alla pianta un particolarissimo effetto decorativo.

Astrophytum

astrophytum_asterias

Genere di piante di forma globosa, che tende a diventare cilindrica con l’ età, hanno poche coste, più o meno rilevate, alcune con margine evidente, altre arrotondato. Sono cosparse di macchioline bianche irregolari e presentano areole lanose o spinose sui margini delle coste.Tra le specie più note ricordiamo: l’ Astrophytum miryostigma e la asterias. La prima è una varietà senza spine, di forma colonnare, in natura arriva a 60 cm di altezza; la asterias ha un aspetto che ricorda un riccio di mare, le dimensioni arrivano a 10 cm di diametro e 4 cm di altezza. Non ha spine ma areole lanose. Hanno fiori a forma di margherita con molti petali, sono gialli, alcuni con il centro rosso, e durano pochi giorni.
FIORITURA: Presenta fiori molto graziosi e colorati, in genere a primavera.
LUCE: Necessitano di molta luce e sole, ma è meglio schermarle dai raggi più cocenti del sole estivo.
ACQUA: Le annaffiature in primavera-estate devono essere abbondanti ma diradate: il terriccio deve diventare asciutto tra un’ annaffiatura e l’ altra. Evitare ristagni d’ acqua.
TEMPERATURA: D’ inverno sopportano temperature piuttosto basse purchè protette dall’ umidità.
CONCIME: Non necessita di concimazioni particolari.
CONSIGLI: Predilige terreni semi aridi e leggermente calcarei, l’ ideale è un miscuglio di terra e torba. La moltiplicazione avviene per semina in primavera appoggianto semplicemente il seme su di un substrato di terra e sabbia, germoglia con una certa facilità. Rinvasare in primavera, solo se necessario, utilizzando un vaso leggermente più ampio del precedente.
CURIOSITA’: Pianta originaria del Messico settentrionale e del Texas meridionale. Il nome deriva dal greco astèrche significa stella, e phytòn che significa pianta. Queste piante infatti, hanno una forma caratteristica a costole che, vista dall’ alto, le fa assomigliare ad una stella.

Cissus

ciss-antartica

I Cissus sono piante rampicanti, sempreverdi, con fusti sarmentosi, legnosi o semilegnosi, ad eccezione di una decina che presentano fusti succulenti: accumulano, cioè, acqua nel fusto. La crescita dei Cissus è rapida. Le foglie possono essere semplici o composte da tre o cinque foglioline alternate, all’ ascella delle quali nascono i viticci volubili, con i quali si attaccheranno ai sostegni, e le infioresceze dai fiori insignificanti ai quali faranno seguito frutti tipo bacca. Le specie più coltivate sono il Cissus antarctica e il rhombifolia.
FIORITURA: Le infiorescenze compaiono alla fine dell’ estate con pochi fiorellini verde chiaro.
LUCE: Gradiscono luce diffusa e ambienti ben areati soprattutto d’ estate, con esclusione del sole diretto, che potrà invece essere tollerato dalle specie a fusti succulenti.
ACQUA: Quando le piante sono nel loro periodo di riposo vanno bagnate pochissimo. Durante il periodo vegetativo devono essere leggermente umide.
TEMPERATURA: Alcune specie non tollerano temperature invernali al di sotto dei 7° C. La temperatura invernale ideale va dai 7 ai 18° C.
CONCIME: Devono essere concimati con regolarità, utilizzando fertilizzanti liquidi diluiti all’ acqua di annaffiatura.
CONSIGLI: Preferisce terreni fertili e permeabili: Miscela di torba, terra da giardino e sabbia in parti uguali. La moltiplicazione avviene per talee ottenute prelevando gli apici vegetativi dei fusti in primavera. Queste devono essere messe a radicare in cassoni riempiti con terriccio e sabbia a una temperatura di 18-21°C. Il rinvaso si effettua ogni anno in considerazione del fatto che sono piante a rapida crescita e sfruttano molto il terriccio.
CURIOSITA’: I Cissus sono piante originarie dell Asia meridionale, dell’ Africa e del Madagascar. Di solito vengono coltivati in panieri appesi o fatti aggrappare a spalliere sulle quali si arrampicano mediante i viticci. I frutti sono grappolini di bacche rosse, molto ornamentali. Il Cissus quadrangularis viene utilizzato in medicina come tonico generale, analgesico e per curare le fratture ossee.

Cotyledon

cotyledon-orbiculata

Sono piante sempreverdi, dal portamento arbustivo. Hanno fusti succulenti, eretti e molto ramificati, che raggiungono i 50 cm. Le foglie, pruinose, tendono a una colorazione tra il verde e l’azzurro.I fiori , a forma di campanula pendente, di colore arancio più o meno intenso, spuntano al centro della rosetta.
FIORITURA: Avviene durante la stagione estiva con fiori di colore giallo oppure rosso, secondo la specie.
LUCE: Scegliete una posizione piuttosto luminosa, in esterno anche in pieno sole.
ACQUA: Richiedono scarse, ma regolari annaffiature. D’inverno, invece, cercate di mantenere il terriccio quasi completamente asciutto.
TEMPERATURA: Sopporta bene le alte temperature ma non sopporta le gelate.
CONCIME: Dalla primavera e per tutta l’estate concimare ogni 3-4 settimane con un fertilizzante liquido diluito all’acqua di annaffiatura con dosi ridotte. Dall’autunno e per tutto l’inverno la Cotyledon va in riposo vegetativo per cui non si devono somministrare concimi.
CONSIGLI: Tutti i Cotyledon vogliono un substrato sabbioso e ben drenato. Necessita di essere rinvasata periodicamente, in primavera, se le radici hanno occupato tutto lo spazio a loro disposizione. La moltiplicazione avviene tramite talea, dopo aver fatto asciugare la parte tagliata per almeno due giorni, mettere a radicare in un miscuglio di sabbia e torba.
CURIOSITA’: Pianta originaria del Sudafrica. Sono piante a cresita lenta tanto che occorrono dai 3 ai 4 anni per arrivare ad un’altezza di 30 cm e lo stesso periodo occore per iniziare a produrre i fiori. Esistono numerosissime specie appartenenti a questo genere tra le più diffuse ricordiamo: la Cotyledon ladysmithensis, la orbiculata, la tomentosa, e la undulata.

Crassula


Pianta succulenta, sempreverde e dal portamento arbustivo, caratterizzata da foglie spesse e carnose, di un verde piuttosto scuro. Producono piccoli fiori a cinque petali simili a piccole stelle di color bianco o rosa, a volte raccolti in infiorescenze. Sono abbastanza facili da coltivare: richiedono poche cure culturali.
FIORITURA: Avviene nei mesi estivi, non per tutte le specie.
LUCE: Predilige esposizioni al sole diretto, o in luoghi con luce intensa.
ACQUA: Richiedono poche annaffiature durante la stagione di crescita, mentre, addirittura, in inverno il terreno deve essere mantenuto pressochè asciutto. Evitare assolutamente ristagni idrici.
TEMPERATURA: Piante che non sopportano le basse temperature, ma in estate hanno bisogno di aria fresca e molto sole.
CONCIME: Utilizzare concime liquido diluito all’acqua di annaffiatura, con frequenza settimanale solo nel periodo vegetativo.
CONSIGLI: Preferisce terreni leggeri e ben drenati. Il rinvaso si effettua in primavera, quando necessario, utilizzando vasi non eccessivamente grandi. La moltiplicazione avviene per talee di foglie o di fusto, in primavera-estate; si ottiene staccando dalla pianta madre alcune foglie che si lasciano asciugare qualche giorno prima di piantarle in un vasetto di sabbia inumidita; le talee di fusto si ottengono tagliando dei pezzetti di ramo di 4-5 cm circa e facendoli radicare in un miscuglio di sabbia e torba. E’ possibile propagarla anche per seme.
CURIOSITA’: Pianta originaria dell’Africa meridionale. Alcune specie hanno un alto valore ornamentale e si adattano bene alla vita di appartamento. La Crassula è adatta alla depurazione dell’atmosfera in ambienti chiusi da sostanze chimiche nocive.

Echeveria

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Pianta succulenta, perenne che conta decine di specie. Producono delle rosette di foglie, molto compatte e carnose. Le infiorescenze spuntano all’ascella delle foglie o su rami laterali. I fiori, rossi o gialli, sono a campanula e riuniti in spighe. Sono piante di facile coltivazione, spesso utilizzate per formare bordure e abbellire giardini rocciosi.
FIORITURA: Avviene in primavera-estate, dal centro della rosetta cresce un lungo stelo, su cui sbocciano numerosi piccoli fiori campanulati.
LUCE: Prediligono posizioni molto luminose all’interno della casa, in esterno sopportano anche il sole diretto.
ACQUA: Annaffiare regolarmente ma non in modo eccessivo in estate, più raramente in inverno.
TEMPERATURA: Sopporta bene le alte temperature, durante la stagione fredda si consiglia di non scendere sotto i 5-6° C:
CONCIME: Concimare una volta al mese durante il periodo vegetativo, con un fertilizzante specifico per succulente.
CONSIGLI: Utilizzare un terreno ben drenato composto da sabbia e torba in parti uguali. Il rinvaso si effettua ogni anno, in primavera, utilizzando un vaso solo leggermente più ampio del precedente. La moltiplicazione avviene per talea fogliare, prelevando rosette lungo il fusto, in estate oppure per semina in torba e sabbia.
CURIOSITA’: Pianta originaria dell’ America centrale e meridionale. Il nome è stato dato in onore del pittore messicano Atanasio Echeverria, famoso per i suoi dipinti di piante.

Euphorbia

euphorbia
E’ un genere che comprende oltre 1600 specie in tutto il mondo, in Italia ne crescono circa una decina. Molte Euphorbia sono quasi identiche alle cactacee, salvo per il fatto che non presentano areole. Alcune varietà presentano anche delle vere e proprie foglie, che conferiscono alla pianta un portamento più arbustivo. I fiori di molte Euphorbia non sono propriamente fiori, ma piccole infiorescenze accompagnate da bratee. I frutti quando diventano maturi si seccano e si aprono di scatto, lanciando lontano i semi che contengono.
FIORITURA: Sono in genere piante di facile coltivazione e crescono rapidamente producendo una ricca fioritura. Iniziano a fiorire verso agosto, fino a ottobre inoltrato.
LUCE: Predilige posizioni soleggiate, anche al sole diretto.
ACQUA: Non richiedono di essere annaffiate spesso, lasciare che il terreno si asciughi tra un annaffiatura e l’altra.
TEMPERATURA: Adatte alla vita di appartamento, possono essere tenute in esterno durante la stagione estiva per poi essere ricoverate in luogo caldo (minimo 10° C) con l’arrivo dell’inverno.
CONCIME: Utilizzare un fertilizzante per piante grasse, durante il periodo estivo, una volta al mese.
CONSIGLI: La moltiplicazione avviene per talea, in primavera, utilizzando un substrato sabbioso. Va rinvasata in primavera, quando necessario. Evitare correnti d’aria e sbalzi di temperatura.
CURIOSITA’: Pianta originaria dell’Africa e Madagascar. Se il fusto viene spezzato quasi tutte emettono un lattice urticante e velenoso. Da queste piante si estrae la gomma, il caucciù e la tapioca.

Gasteria

gasteria-lillipuziana
Piante molto simili alle Aloe, dalle quali differiscono per la forma dei fiori, che nelle Aloe sono cilindrici e dritti, mentre nella Gasteria sono prima panciuti, poi cilindrici con il tubo obliquo. Le foglie si dispongono in file opposte, oppure a rosetta. I fiori si raccolgono in infiorescenze di semplice struttura, senza ramificazioni. Tra le specie più comuni ricordiamo la Gasteria lillipuziana  la verrucosa e la maculata.
FIORITURA: Fioriscono con un lungo stelo che porta fiori tubolari di colore variabile dall’arancio al rosso.
LUCE: Le Gasteria sono piante facili da tenere: richiedono molta luce ma è meglio ripararle dal sole diretto.
ACQUA: Richiedono scarse annaffiature, soprattutto d’inverno. Aspettare sempre che il terreno si asciughi tra un annaffiatura e l’altra.
TEMPERATURA: Da un minimo di 10°C a un massimo di 27°C. La crescita è lenta e avviene tra la primavera e l’estate; durante questo periodo devono essere tenute alle temperature medie d’appartamento.
CONCIME: Utilizzare del fertilizzante diluito all’acqua di annaffiatura ogni due settimane durante il periodo vegetativo.
CONSIGLI: Il substrato deve essere composto da sabbia e terriccio universale sempre ben drenato. La moltiplicazione si effettua da semi, talea di foglia, o per divisione dei polloni, che spuntano a volte alla base della pianta. Va rinvasata in primavera se necessario.
CURIOSITA’: Pianta originaria del Sudafrica. Nel loro habitat naturale crescono in terreni  rocciosi e si riproducono molto facilmente.

Haworthia

haworthia-fasciata

Piante generalmente prive di fusto, oppure con fusto breve e ricoperto di foglie. Le foglie carnose e appuntite sono ornate di formazioni puntiformi rilevate, macchie o striature. Le appartenenti a questo genere si ibridano facilmente con le piante vicino alle quali sono coltivate. I fiori , poco significativi, hanno in genere lunghi peduncoli. Tra le varietà più comuni ricordiamo l’Haworthia cymbiformis e la fasciata.
FIORITURA: Fiorisce durante l’estate solo se coltivata in condizioni particolarmente favorevoli. In interni non presenta fioritura.
LUCE: Vogliono posizioni soleggiate ma patiscono sotto il sole cocente dell’estate.
ACQUA: Richiedono scarse annaffiature e temono l’umidità. Evitare i ristagni idrici.
TEMPERATURA: Sono piante molto resistenti al caldo. Hanno bisogno di una temperatura minima di almeno 10°C.
CONCIME: Durante il periodo vegetativo utilizzare del concime ternario.
CONSIGLI: Utilizzare un terriccio sabbioso e grossolano per facilitare il drenaggio. Va rinvasata in primavera, quando necessario. La moltiplicazione avviene a seconda della specie o per semina o tramite germoglio in primavera. Teme gli sbalzi di temperatura e le correnti d’aria.
CURIOSITA’: Pianta originaria del Sudafrica. Vengono anche chiamate “piante davanzale”. Piante molto simili alle Aloe, dalle quali differiscono solo nella grandezza, infatti l’Haworthia a dimensioni più ridotte. Nel loro habitat naturale crescono immerse per metà sotto la sabbia.

Kalanchoe

kalanchoe-2
Il genere raccoglie circa duecento specie. Pianta succulenta e sempreverde, con ampie foglie opposte di color verde intenso brillante. I fiori spuntano d’inverno,  hanno forme di campanula col tubo più o meno lungo formato da 4 petali che si aprono verso l’esterno.
FIORITURA: Il fiore può essere disponibile tutto l’anno visto le molte varietà.
LUCE: Per valorizzare il colore delle foglie necessitano di molta luce, ma non sole diretto. In estate può essere esposta anche in esterno.
ACQUA: Necessitano di annaffiature abbondanti. Lasciare che il terreno si asciughi tra un annaffiatura e l’altra.
TEMPERATURA: Per la coltivazione hanno bisogno di temperature più alte rispetto alla maggior parte delle piante grasse. D’inverno va tenuta ad una temperatura di circa 15°C mai inferiore ai 10°C.
CONCIME: Concimare periodicamente, avendo l’accortezza di utilizzare concime con elevato contenuto di fosforo e potassio.
CONSIGLI: Utilizzare un substrato per piante grasse. Si moltiplica con facilità sia per talea che per seme a fine inverno. Va rinvasata in primavera, utilizzando un vaso leggermente più ampio del precedente.
CURIOSITA’: Pianta originaria del Madagascar e dell’Africa tropicale. Possono venire utilizzate in composizioni d’effetto. La taglia e la struttura differente dei fusti, i colori delle foglie e le particolari fioriture le rendono infatti particolarmente adatte a questo scopo. Pianta particolare infatti per avere una bella fioritura necessita di stare 16 ore giornaliere in un luogo buio.

Sempervivum

Semprevivum ballsii
Piante grasse alpine, con foglie, cauline e carnose, disposte a rosetta, a volte coperte di peli. Le rosette principali sono circondate da altre più piccole. Le rosette adulte emettono delle infiorescenze in cima a uno stelo piuttosto lungo. Dopo la fioritura, la rosetta muore, ma la vita della pianta è assicurata dai polloni che la circondano.
FIORITURA: Avviene da giugno a settembre.
LUCE: Va posizionato in un luogo luminoso, possibilmente con luce solare diretta.
ACQUA: Necessitano di scarse, ma regolari annaffiature, lasciando il terreno asciutto per alcuni giorni prima di ripetere l’annaffiatura. Durante la stagione invernale, se posizionate in luoghi con clima freddo, si consiglia di interrompere le annaffiature.
TEMPERATURA: Sono piante molto resistenti al freddo e alla siccità. Può sopportare anche temperature di molti gradi inferiori allo zero.
CONCIME: Durante il periodo vegetativo somministrare del fertilizzante specifico per piante grasse, ogni 15-20 giorni.
CONSIGLI: Utilizzare un substrato composto da terreno soffice, fertile con elevato drenaggio. Di solito intorno alla pianta madre tendono a svilupparsi numerose piantine, quindi necessitano di essere coltivate in un vaso molto capiente. La moltiplicazione avviene per seme, oppure staccando le nuove piantine e ripiantarle in vasi singoli.
CURIOSITA’: Piante originarie dell’Europa, America e Asia. Il loro habitat naturale è costituito da luoghi rocciosi, soprattutto su substrato siliceo, a un altitudine di 1600-2700 m. Sono una specie che si ibrida facilmente.