domenica 30 giugno 2013

Rose a cespuglio

La potatura delle rose a cespuglio

Le più recenti Rose a cespuglio a differenza di alcune vecchie varietà sono molto fiorifere e rifiorenti, cioè emettono fiori in continuità durante la buona stagione, da maggio fino ai geli. Queste Rose si classificano variamente, in base alla taglia delle piante (varietà di alte, medie e basse), alla grandezza dei fiori (a grandi, a medi e a piccoli fiori), alla forma dei fiori (doppi, semidoppi o semplici) al loro colore e ad altre caratteristiche.
FIORITURA: Avviene durante la buona stagione.
LUCE: La maggior parte dei rosai, per crescere e fiorire, hanno bisogno di almeno sei ore di esposizione ai raggi solari.
ACQUA: Le annaffiature devono essere regolari, mantenere il terreno fresco ma non molle, meglio tanta acqua ogni tanto che poca tutti i giorni. Annaffiare al piede della pianta evitando di bagnare le foglie, per non favorire lo sviluppo di muffe.
TEMPERATURA: Si adattano a qualsiasi tipo di clima.
CONCIME: Utilizzare un buon fertilizzante, l’ideale sarebbe dello stallatico ben maturo da incorporare uniformemente nel corso della lavorazione del terreno.
CONSIGLI: Utilizzare qualsiasi tipo di terreno, purchè permeabile e fertile. Si moltiplicano per innesto al piede o, per certe vecchie varietà, anche per talee legnose invernali. Eseguire tempestive potature anche nel corso dell’anno per far si che la rosa si mantenga in buone condizioni di salute, vigorosa e ben equilibrata.
CURIOSITA: Non è certa l’origine di questa varietà di rose, probabilmente frutto di incroci occasionali. Le Rose a cespuglio godono di una notevole diffusione nei giardini per aiuole e bordi, grazie all’abbondante e continua fioritura.

Veigelia

Weigelia \'Bristol Ruby\'

La Veigelia è un arbusto di buona vigoria vegetativa, polonifero, a portamento espanso e a rametti prima eretti e poi leggermente arcuati verso l’apice. Le foglie verdi sono ovato-lanceolate, appuntite all’apice e seghettate ai margini, rugose al rovescio, verdi o in qualche varietà variegate di bianco. Si coltivano numerose varietà a fiori bianco-rosati, rosa, rossi o variamente sfumati, sempre riuniti in fascetti lungo i rami. I fiori sono tubolosi lunghi 2-3 cm e con lobi aperti; si formano sui nuovi germogli che spuntano sui rametti di un anno. Il frutto è una capsula composta da due valve.
FIORITURA: La fioritura è abbondante a primavera, tra maggio e giugno, ma si rinnova anche a fine estate, tra agosto e settembre.
LUCE: Esige posizione soleggiata o parzialmente ombreggiata.
ACQUA: Annaffiare solo in caso di lunghi periodi siccitosi o in presenza di esemplari giovani.
TEMPERATURA: Essendo una pianta rustica, si adatta a qualsiasi tipo di clima, anche al gelo invernale.
CONCIME: Intervenire in primavera, distribuento al piede della pianta del letame maturo.
CONSIGLI: La Veigelia è un arbusto di facile coltura, rustico e molto fiorifero; si adatta a qualsiasi tipo di terreno, anche se calcareo purchè profondo e permeabile, di buona fertilità e non troppo asciutto. Si può moltiplicare per talee semilegnose estive o legnose invernali, ma anche per polloni o propaggini. A fine inverno eseguire una leggera potatura per diradare i vecchi cespugli.
CURIOSITA’: Pianta originaria della Cina e del Giappone. La Veigelia viene impiegata a scopo ornamentale nei giardini, molto apprezzata per la precoce e abbondante fioritura.

martedì 25 giugno 2013

Abelia chinensis



Pianta arbustiva sempreverde. Ha piccole foglie verde scuro, dentellate e ovali, molto lucide e ornamentali. Ha rami arcuati  verso l’ esterno che danno alla pianta una forma tonteggiante. Viene coltivata per i numerosissimi piccoli fiori rosa o bianchi, delicatamente profumati, che resistono al primo freddo.
FIORITURA: Avviene nel periodo estivo.
LUCE: Predilige luoghi semi soleggiati, al riparo dai venti freddi.
ACQUA: E’ abbastanza rustica e in grado di resistere ad alcuni giorni di siccità.
TEMPERATURA: Si adatta molto bene ai climi temperati; non teme il freddo.
CONCIME: Durante il periodo vegetativo intervenire con un fertilizzante per piante da fiore, diluito all’ acqua di annaffiatura, ogni 15 giorni circa.
CONSIGLI: Ha bisogno periodicamente di essere sfrondata per eliminare i rami secchi e, dopo circa tre anni, vanno rimossi anche quelli più vecchi, per facilitare il rinnovo del cespuglio. Si può riprodurre , da giugno a luglio, per talea semilegnosa provvista di foglie oppure, in autunno, per talea legnosa.
CURIOSITA’: Pianta originaria dell’ Asia e dell’ America. Il suo nome deriva da quello del naturalista inglese Clark Abel, vissuto dal 1780 al 1826. L’ Abelia chinensis fu importata in Italia nel 1844.

Centranthus ruber

File:Centranthus ruber 1.jpg

Pianta erbacea perenne ma può essere anche annuale, a seconda della specie. Ha foglie grigio-blu lunghe circa dieci centimetri, opposte, ovato-lanceolate, lisce e acuminate all’ apice. Quelle basali sono sessili mentre le altre sono picciolate. I fiori sono piccoli e numerosi, tubolosi e riuniti in cime di colore rosso dalla diversa intensità.
FIORITURA: Avviene nel periodo estivo e autunnale.
LUCE: Preferiscono posizioni in pieno sole ma crescono bene anche in penombra.
ACQUA: Non ha bisogno di annaffiature regolari, salvo in caso di prolungata siccità.
TEMPERATURA: Prediligono un clima temperato, teme il gelo.
CONCIME: Non necessita di concimazioni particolari.
CONSIGLI: Non ha bisogno di potatura, è sufficente rimuovere le parti danneggiate e i fiori appassiti. La moltiplicazione avviene per seme in cassetta a fine inverno oppure per divisione dei cespi in primavera. Si adatta a qualsiasi tipo di terreno purchè ben drenato.
CURIOSITA’: Pianta originaria dell’ Europa meridionale. Il nome di questa pianta deriva dal termine greco kentro,sperone e anthos, fiore per la sua corolla speronata.

Aeschynanthus

Aeschynanthus lobbianus

Il genere comprende circa 80 specie, sono piante caratterizzate da fusti molto flessibili, dal portamento ricadente o rampicante, adatte alla coltivazione in panieri appesi. Le foglie sono elittiche, carnose, di colore verde scuro; i fiori, molto numerosi, tubolosi sono di colore rosso o arancio, in genere raggruppati in grappoli e profumati.
FIORITURA: Avviene durante il periodo estivo.
LUCE: Ha bisogno di luce ma non del sole diretto. Durante la stagione estiva possono essere posizionate all’aperto in luogo luminoso e ombreggiato.
ACQUA: Durante la stagione calda è bene bagnarla di frequente, nelle altre stagioni è sufficiente tenere il terriccio umido.
TEMPERATURA: La temperatura ideale per la coltivazione si aggira intorno ai 21-27°C durante il periodo estivo mentre d’inverno non devono scendere sotto i 15°C..
CONCIME: In estate, una volta al mese, con un fertilizzante liquido completo diluito all’acqua di annaffiatura.
CONSIGLI: Predilige terreni ricchi di materia organica e ben drenati; si interrano in contenitori con  una composta di tre parti di torba fibrosa e una parte di muschio secco. La moltiplicazione si effettua per talee semilegnose prelevandole a maggio-giugno dai rami non fioriferi, e interrare in un miscuglio di sabbia e torba in parti uguali, fino a comparsa delle radici; quindi trasferire le nuove piante nei vasi. Il rinvaso si effettua ogni tre anni circa, all’inizio della primavera.
CURIOSITA’: Pianta originaria dell’isola di Giava. Molto apprezzate come piante d’appartamento in quanto si presentano molto bene ad essere coltivate in panieri appesi.

Arisaema



Il genere Arisaema raduna piante erbacee perenni a radice tuberosa. Presentano foglie grandi, lunghe circa 4 cm che generalmente compaiono insieme ai fiori. Questi ultimi hanno una forma particolare; una spata di 12-20 cm di lunghezza abbraccia lo spadice rigonfio a forma di clava, lungo 5 cm. Lo spadice è costituito da fiori maschili a 2-5 stami e da fiori femminili.
FIORITURA: Avviene durante il mese di maggio.
LUCE: Posizionare la pianta in un luogo ombreggiato, magari riparata da arbusti. Durante l’inverno effettuare delle pacciamature per proteggere la pianta dalle gelate.
ACQUA: Le annaffiature devono essere regolari durante la stagione calda, diminuire gli interventi con l’abbassamento della temperatura.
TEMPERATURA: Si tratta di una pianta molto delicata che necessita di clima fresco e umido.
CONCIME: A termine della fioritura intervenire con un fertilizzante per orchidee diluito all’acqua di annaffiatura.
CONSIGLI: Predilige terreni acidi o al massimo neutri composti da terriccio di foglie, sabbia e torba. La moltiplicazione avviene staccando dei germogli dai cespi, oppure seminando sotto vetro. Il rinvaso si effettua a fine inverno, utilizzando un vaso leggermente più ampio del precedente.
CURIOSITA’: Pianta originaria dell’Asia edell’America Settentrionale. L’Arisaema è una delle piante più belle utilizzate per abbellire zone umide e ombreggiate del giardino o del terrazzo: associata alle felci è in grado di garantire un grande effetto decorativo.

Miltonia



Pianta fiorita da interni a seconda della specie di non troppo facile manutenzione. Molto diffuse sono le cosiddette Miltonia pansè e sono caratterizzate da foglie e pseudobulbi di colore grigio-blu-verde chiaro. Gli steli fiorali che sorgono alla base dei pseudobulbi possono essere penduli o eretti, semplici o ramificati e possono portare da 5 fino a 20 fiori che durano dalle 4 alle 6 settimane. Più la pianta è adulta, più dureranno i fiori. I fiori sono grandi e appariscenti, spesso molto profumati, variamente colorati, screzziati e particolarmente molto grandi.
FIORITURA: Il periodo di fioritura varia a seconda della specie, la maggior parte fiorisce dalla primavera all’estate.
LUCE: Posizionare la pianta in zona ombreggiata.
ACQUA: Le Miltonia vanno annaffiate spesso in modo che il terreno di coltivazione non rimanga mai asciutto. Si consiglia di annaffiarle al mattino, con acqua non calcarea per consentire alle foglie di asciugarsi, ed evitare in questo modo l’insorgenza di malattie. Evitare i ristagni idrici.
TEMPERATURA: Sono piante da serra temperata pertanto richiedono temperature minime estive di 16°C e massime intorno ai 25°C; d’inverno minime intorno ai 10°C e massime intorno ai 12°C. E’ importante avere uno sbalzo di temperatura tra il giorno e la notte per favorire la fioritura.
CONCIME: Utilizzare concimi bilanciati diluiti all’acqua di irrigazione, senza però eccedere nella somministrazione.
CONSIGLI: Utilizzare come substrato un composto di corteccia tritata e torba oppure un terriccio specifico per orchidee, importante è assicurare alla pianta un buon drenaggio. Non sono gradite le correnti d’aria specialmente durante la fioritura. Rinvasare la pianta quasi ogni anno per rinnovare il substrato. La moltiplicazione avviene tramite suddivisione dei cespi.
CURIOSITA’: Provengono dalla Colombia e dal Perù. Le Miltonia sono tra le orchidee più spettacolari come colori e grandezza dei fiori ma non sono particolarmente apprezzate dagli appassionati in quanto in commercio si trovano per lo più ibridi e non specie.

Nephrolepis Exaltata



Le nefrolepidi appartengono alla famiglia delle Polipodiacee e sono le cosidette “felci comuni”. La più coltivata è la Nephrolepis exaltata, con lunghe fronde ricurve di consistenza leggermente cartacea e con i margini seghettati. Troviamo poi la Nephrolepis tesselata, con fronde di colore verde molto intenso e gambi sottili e nerastri e la Nephrolepis cordifolia con portamento abbastanza eretto.
LUCE: Predilige posizioni obreggiate, evitare i raggi diretti del sole, soprattutto durante le ore più calde della giornata.
ACQUA: Queste piante vanno annaffiate con regolarità, ogni 2-3 giorni, bagnando il terreno a fondo, ma aspettando che il substrato si asciughi completamente tra un’annaffiatura e l’altra. Evitare i ristagni idrici.
TEMPERATURA: Sopporta bene sia le alte che le basse temperature.
CONCIME: Durante il periodo vegetativo intervenire con un concime a lenta cessione, la cui azione dura per circa quattro mesi.
CONSIGLI: Predilige terreni torbosi e ben drenati. Si moltiplica prelevando le spore, che si producono al di sotto del fogliame. Gli esemplari coltivati in vaso tendono ad allargarsi, e quindi si consiglia di rinvasarle ogni 2-3 anni, utilizzando un vaso leggermente più ampio del precedente.
CURIOSITA’: Pianta originaria dell’Africa e del Sudamerica. E’ una pianta d’appartamento di facile coltivazione, tra l’altro possiede delle proprietà molto apprezzabili: è in grado di aumentare il tasso di umidità dell’aria di ambienti chiusi e di rimuovere sostanze inquinanti presenti come ad esempio la formaldeide.

Astilbe

Astilbe x arendsii

Si tratta di piante perenni e cespitose, alta da 45 a 90 cm e molto attraenti per le foglie eleganti e profondamente divise, simili a quelle delle felci; i fiori assai minuti sono riuniti in eleganti pannocchie erette e piumose. Per quanto la fioritura sia di breve durata l’Astilbe è interessante e molto appariscente per la vivacità delle tinte varianti dal bianco al rosa e dal rosso al porporino.
FIORITURA: La fioritura avviene nei mesi primaverili.
LUCE: Predilige esposizioni poco soleggiate o in penombra.
ACQUA: Necessitano di annaffiature regolari, lasciando che il terreno resti costantemente umido. Aumentare gli interventi nei mesi estivi e nei periodi più siccitosi dell’anno.
TEMPERATURA: Pianta che necessita di un clima temperato. Temono molto il forte caldo estivo, pertanto vanno ombreggiate.
CONCIME: Intervenire a inizio primavera, con un fertilizzante per piante da fiore, diluito all’acqua di annaffiatura.
CONSIGLI: Si ottengono ottimi risultati solo coltivando l’Astilde in posti preferibilmente ombrosi e freschi; si deve scegliere un terreno profondo, fertile e umifero, ma soprattutto umido o che si mantenga costantemente fresco almeno durante la buona stagione. Di solito si moltiplica per suddivisione e i vecchi cespi vanno divisi almeno ogni 3-4 anni; non occorrono altre cure particolari ma alla fine della fioritura si recidono le infiorescenze ormai secche e in autunno inoltrato si tagliano le foglie al piede
CURIOSITA’: Pianta originaria dell’Asia e dell’Europa. Sono piante molto decorative e vengono utilizzate per ornare aiuole, giardini, sottobosco, terreni umidi e bordi dei laghetti.

Acanthocereus

Acanthocereus Tetragonus Cactus for Trade

Cactus colonnare con fusti di colore verde brillante, solitamente molto lunghi e ramificati, che tendono a lignificare con gli anni. Le piante crescono dapprima erette, con gli anni si allungano notevolmente piegantosi talvolta tendono a crescere lungo supporti, come tronchi d’albero, oppure ricadono a terra. Costituiscono dei veri e propri cespugli; in estate producono grandi fiori di colore bianco-verdastro, seguiti da frutti tondeggianti, carnosi di colore rosso.
FIORITURA: Avviene nel periodo estivo.
LUCE: Queste piante prediligono postazioni molto luminose, ma non al sole diretto, l’ideale è posizionarle in zone semiombreggiate, che vengono raggiunte dal sole solo nel pomeriggio.
ACQUA: Annaffiare con regolarità nel periodo estivo, lasciando asciugare completamente il terreno tra un’annaffiatura e l’altra. In inverno diminuire drasticamente gli interventi, fino a sospenderli completamente nei mesi più freddi. Evitare i temuti ristagni idrici.
TEMPERATURA: Temono molto il freddo, quindi in inverno vanno posti in serra temperata o in luoghi in cui la temperatura non scenda al di sotto dei 10-12 °C.
CONCIME: Ogni 15-20 giorni somministrare del concime per piante grasse diluito all’acqua di annaffiatura.
CONSIGLI: Prediligono dei terreni soffici, sabbiosi e molto ben drenati; utilizzare un substrato apposito per cactacee mescolato a piccoli pezzi di corteccia e a terriccio di foglie. Si moltiplica per seme, utilizzando i piccoli semi contenuti nella polpa del frutto. Si possono propagare anche per talee apicali prelevate dai fusti che radicano con facilità, infatti spesso i rami più lunghi, ricadento, toccano il terreno e radicano dando origine a una nuova pianta.
CURIOSITA’: Pianta originaria del Messico, sud-ovest degli USA, ma anche dei Caraibi, America Centrale e Sud America. Esistono circa 12 specie di Acanthocereus, diffuse soprattutto nel sottobosco o tra la vegetazione delle dune costiere. Il frutto di questa pianta è ricoperto da una polpa bianca e tenera ed è commestibile.

Solidago



Solidago virga aurea, conosciuta come Verga d’oro, da cui sono derivate delle varietà ibride molto attraenti per i minuti fiori gialli riuniti in eleganti pannocchie terminali. Le varietà si differenziano per la taglia  delle piante, per l’epoca della fioritura, per la grandezza e la tonalità dei fiori, che possono variare dal giallo-limone al giallo-dorato.
FIORITURA: I fiori sbocciano da luglio a ottobre.
LUCE: Predilige un’esposizione soleggiata o a mezz’ombra.
ACQUA: Le annaffiature devono essere saltuarie, si consiglia di intervenire ogni 2 settimane circa, bagnando a fondo il terreno. Nel periodo vegetativo non necessita di interventi idrici.
TEMPERATURA: Si adatta a qualsiasi clima, sopporta anche le temperature rigide invernali.
CONCIME: Intervenire ogni 20-25 giorni, utilizzando un fertilizzante per piante da fiore diluito all’acqua di annaffiatura.
CONSIGLI: Si adatta a qualsiasi terreno, purchè profondo, permeabile e fresco. Il Solidago è tanto rustico che si dissemina spontaneamente fino a diffondersi nei terreni incolti e lungo le scarpate. Le migliore varietà si moltiplicano per suddivisione delle ceppaie da eseguirsi in autunno o da marzo ad aprile. Per un migliore sviluppo della pianta si consiglia di posizionare il Solidago in un luogo dove può ricevere almeno due ore di sole diretto.
CURIOSITA’: Il Solidago è originario dell’America settentrionale. Si impiegano per costituire aiuole o per bordi misti accanto alle altre perenni. Pianta molto utilizzata in medicina, infatti sono note le sue azioni diuretiche e antisettiche, è consigliata anche nei casi di ritenzione idrica, e per agevolare l’espulzione dei calcolo renali. Il suo utilizzo avviene anche per curare diarrea e nella terapie delle enteriti.

Viola mammola


Le viole sono presenti nei prati, nel sottobosco rado e nei giardini, ma non sempre sono ben accette in quanto tendono a disseminarsi con estrema facilità fino a diventare infestanti. La Viola mammola , cioè la Viola odorata, è la più interessante sia come pianticella perenne e tappezzante per posti freschi o ombrosi, sia per fiore reciso anche perchè a differenza delle altre specie ha i fiori profumati. E’ una pianta cespitosa e stolonifera di buon pregio ornamentale anche per le eleganti foglie cuoriformi. le varietà coltivate hanno fiori semplici, ma ben più grandi rispetto a quelli delle violette selvatiche, oppure anche semidoppi e sempre intensamente odorosi; il colore varia dal violetto al viola intenso.
FIORITURA: la fioritura avviene sia in inverno (con la coltura forzata in serra), sia in primavera e nei mesi successivi.
LUCE: Queste piante prediligono esposizioni poco soleggiate o ombrose.
ACQUA: Annaffiare regolarmente avendo l’accortezza di mantenere il terreno costantemente umido. Con l’abbassamento della temperatura gli interventi vanno dimezzati.
TEMPERATURA: Si adattano a qualsiasi tipo di clima.
CONCIME: Durante il periodo vegetativo intervenire con un fertilizzante per piante da fiore, diluito all’acqua di annaffiatura.
CONSIGLI: Come substrato utilizzare un terreno fertile e umifero o almeno fresco. La moltiplicazione avviene per suddivisione dei cespi oppure per separazione degli stoloni, a fine inverno o in autunno. Si può propagare anche per seme, in primavera o in estate. Per le coltivazioni in vaso si consiglia di rinvasarle solo se necessario, all’inizio della primavera.
CURIOSITA’: Pianta originaria dell’Europa. Questa varietà di viola è senza dubbio una delle poche, se non l’unica, che emanano profumo. In medicina la viola possiede proprietà ematiche, emollienti, purgative e sedative. Nel linguaggio dei fiori la Viola mammola è simbolo di PUDORE, MODESTIA e TIMIDEZZA.

Abelia chinensis


Pianta arbustiva sempreverde. Ha piccole foglie verde scuro, dentellate e ovali, molto lucide e ornamentali. Ha rami arcuati  verso l’ esterno che danno alla pianta una forma tonteggiante. Viene coltivata per i numerosissimi piccoli fiori rosa o bianchi, delicatamente profumati, che resistono al primo freddo.
FIORITURA: Avviene nel periodo estivo.
LUCE: Predilige luoghi semi soleggiati, al riparo dai venti freddi.
ACQUA: E’ abbastanza rustica e in grado di resistere ad alcuni giorni di siccità.
TEMPERATURA: Si adatta molto bene ai climi temperati; non teme il freddo.
CONCIME: Durante il periodo vegetativo intervenire con un fertilizzante per piante da fiore, diluito all’ acqua di annaffiatura, ogni 15 giorni circa.
CONSIGLI: Ha bisogno periodicamente di essere sfrondata per eliminare i rami secchi e, dopo circa tre anni, vanno rimossi anche quelli più vecchi, per facilitare il rinnovo del cespuglio. Si può riprodurre , da giugno a luglio, per talea semilegnosa provvista di foglie oppure, in autunno, per talea legnosa.
CURIOSITA’: Pianta originaria dell’ Asia e dell’ America. Il suo nome deriva da quello del naturalista inglese Clark Abel, vissuto dal 1780 al 1826. L’ Abelia chinensis fu importata in Italia nel 1844.

Cotoneaster



Pianta arbustiva, sempreverde e molto vigorosa. Ha foglie persistenti ovato-acute. I fiori sono piccoli di color bianco a cui fanno seguito delle bacche rosse per tutto il periodo invernale.
FIORITURA: Avviene in perimavera.
LUCE: Non ha particolari esigenze e può vegetare sia in una posizione in pieno sole, sia in una a mezz’ ombra.
ACQUA: Richiede annaffiature regolari nella stagione estiva, da ridurre in quella invernale.
TEMPERATURA: Regge bene a qualsiasi tipo di clima, anche alle gelate invernali.
CONCIME: Non necessita di concimazioni particolari.
CONSIGLI: Di facile cultura, ha bisogno di una potatura limitata ai rami disordinati e secchi. Si adatta a qualsiasi tipo di terreno purchè ben drenato. Si può riprodurre per talea semilegnosa durante il periodo estivo oppure per talea legnosa in autunno.
CURIOSITA’: Pianta originaria della Cina. Molto apprezzata per i suoi piccoli frutti rossi che nel periodo invernale donano alla pianta un particolarissimo effetto decorativo.

Astrophytum

astrophytum_asterias

Genere di piante di forma globosa, che tende a diventare cilindrica con l’ età, hanno poche coste, più o meno rilevate, alcune con margine evidente, altre arrotondato. Sono cosparse di macchioline bianche irregolari e presentano areole lanose o spinose sui margini delle coste.Tra le specie più note ricordiamo: l’ Astrophytum miryostigma e la asterias. La prima è una varietà senza spine, di forma colonnare, in natura arriva a 60 cm di altezza; la asterias ha un aspetto che ricorda un riccio di mare, le dimensioni arrivano a 10 cm di diametro e 4 cm di altezza. Non ha spine ma areole lanose. Hanno fiori a forma di margherita con molti petali, sono gialli, alcuni con il centro rosso, e durano pochi giorni.
FIORITURA: Presenta fiori molto graziosi e colorati, in genere a primavera.
LUCE: Necessitano di molta luce e sole, ma è meglio schermarle dai raggi più cocenti del sole estivo.
ACQUA: Le annaffiature in primavera-estate devono essere abbondanti ma diradate: il terriccio deve diventare asciutto tra un’ annaffiatura e l’ altra. Evitare ristagni d’ acqua.
TEMPERATURA: D’ inverno sopportano temperature piuttosto basse purchè protette dall’ umidità.
CONCIME: Non necessita di concimazioni particolari.
CONSIGLI: Predilige terreni semi aridi e leggermente calcarei, l’ ideale è un miscuglio di terra e torba. La moltiplicazione avviene per semina in primavera appoggianto semplicemente il seme su di un substrato di terra e sabbia, germoglia con una certa facilità. Rinvasare in primavera, solo se necessario, utilizzando un vaso leggermente più ampio del precedente.
CURIOSITA’: Pianta originaria del Messico settentrionale e del Texas meridionale. Il nome deriva dal greco astèrche significa stella, e phytòn che significa pianta. Queste piante infatti, hanno una forma caratteristica a costole che, vista dall’ alto, le fa assomigliare ad una stella.

Cissus

ciss-antartica

I Cissus sono piante rampicanti, sempreverdi, con fusti sarmentosi, legnosi o semilegnosi, ad eccezione di una decina che presentano fusti succulenti: accumulano, cioè, acqua nel fusto. La crescita dei Cissus è rapida. Le foglie possono essere semplici o composte da tre o cinque foglioline alternate, all’ ascella delle quali nascono i viticci volubili, con i quali si attaccheranno ai sostegni, e le infioresceze dai fiori insignificanti ai quali faranno seguito frutti tipo bacca. Le specie più coltivate sono il Cissus antarctica e il rhombifolia.
FIORITURA: Le infiorescenze compaiono alla fine dell’ estate con pochi fiorellini verde chiaro.
LUCE: Gradiscono luce diffusa e ambienti ben areati soprattutto d’ estate, con esclusione del sole diretto, che potrà invece essere tollerato dalle specie a fusti succulenti.
ACQUA: Quando le piante sono nel loro periodo di riposo vanno bagnate pochissimo. Durante il periodo vegetativo devono essere leggermente umide.
TEMPERATURA: Alcune specie non tollerano temperature invernali al di sotto dei 7° C. La temperatura invernale ideale va dai 7 ai 18° C.
CONCIME: Devono essere concimati con regolarità, utilizzando fertilizzanti liquidi diluiti all’ acqua di annaffiatura.
CONSIGLI: Preferisce terreni fertili e permeabili: Miscela di torba, terra da giardino e sabbia in parti uguali. La moltiplicazione avviene per talee ottenute prelevando gli apici vegetativi dei fusti in primavera. Queste devono essere messe a radicare in cassoni riempiti con terriccio e sabbia a una temperatura di 18-21°C. Il rinvaso si effettua ogni anno in considerazione del fatto che sono piante a rapida crescita e sfruttano molto il terriccio.
CURIOSITA’: I Cissus sono piante originarie dell Asia meridionale, dell’ Africa e del Madagascar. Di solito vengono coltivati in panieri appesi o fatti aggrappare a spalliere sulle quali si arrampicano mediante i viticci. I frutti sono grappolini di bacche rosse, molto ornamentali. Il Cissus quadrangularis viene utilizzato in medicina come tonico generale, analgesico e per curare le fratture ossee.

Cotyledon

cotyledon-orbiculata

Sono piante sempreverdi, dal portamento arbustivo. Hanno fusti succulenti, eretti e molto ramificati, che raggiungono i 50 cm. Le foglie, pruinose, tendono a una colorazione tra il verde e l’azzurro.I fiori , a forma di campanula pendente, di colore arancio più o meno intenso, spuntano al centro della rosetta.
FIORITURA: Avviene durante la stagione estiva con fiori di colore giallo oppure rosso, secondo la specie.
LUCE: Scegliete una posizione piuttosto luminosa, in esterno anche in pieno sole.
ACQUA: Richiedono scarse, ma regolari annaffiature. D’inverno, invece, cercate di mantenere il terriccio quasi completamente asciutto.
TEMPERATURA: Sopporta bene le alte temperature ma non sopporta le gelate.
CONCIME: Dalla primavera e per tutta l’estate concimare ogni 3-4 settimane con un fertilizzante liquido diluito all’acqua di annaffiatura con dosi ridotte. Dall’autunno e per tutto l’inverno la Cotyledon va in riposo vegetativo per cui non si devono somministrare concimi.
CONSIGLI: Tutti i Cotyledon vogliono un substrato sabbioso e ben drenato. Necessita di essere rinvasata periodicamente, in primavera, se le radici hanno occupato tutto lo spazio a loro disposizione. La moltiplicazione avviene tramite talea, dopo aver fatto asciugare la parte tagliata per almeno due giorni, mettere a radicare in un miscuglio di sabbia e torba.
CURIOSITA’: Pianta originaria del Sudafrica. Sono piante a cresita lenta tanto che occorrono dai 3 ai 4 anni per arrivare ad un’altezza di 30 cm e lo stesso periodo occore per iniziare a produrre i fiori. Esistono numerosissime specie appartenenti a questo genere tra le più diffuse ricordiamo: la Cotyledon ladysmithensis, la orbiculata, la tomentosa, e la undulata.

Crassula


Pianta succulenta, sempreverde e dal portamento arbustivo, caratterizzata da foglie spesse e carnose, di un verde piuttosto scuro. Producono piccoli fiori a cinque petali simili a piccole stelle di color bianco o rosa, a volte raccolti in infiorescenze. Sono abbastanza facili da coltivare: richiedono poche cure culturali.
FIORITURA: Avviene nei mesi estivi, non per tutte le specie.
LUCE: Predilige esposizioni al sole diretto, o in luoghi con luce intensa.
ACQUA: Richiedono poche annaffiature durante la stagione di crescita, mentre, addirittura, in inverno il terreno deve essere mantenuto pressochè asciutto. Evitare assolutamente ristagni idrici.
TEMPERATURA: Piante che non sopportano le basse temperature, ma in estate hanno bisogno di aria fresca e molto sole.
CONCIME: Utilizzare concime liquido diluito all’acqua di annaffiatura, con frequenza settimanale solo nel periodo vegetativo.
CONSIGLI: Preferisce terreni leggeri e ben drenati. Il rinvaso si effettua in primavera, quando necessario, utilizzando vasi non eccessivamente grandi. La moltiplicazione avviene per talee di foglie o di fusto, in primavera-estate; si ottiene staccando dalla pianta madre alcune foglie che si lasciano asciugare qualche giorno prima di piantarle in un vasetto di sabbia inumidita; le talee di fusto si ottengono tagliando dei pezzetti di ramo di 4-5 cm circa e facendoli radicare in un miscuglio di sabbia e torba. E’ possibile propagarla anche per seme.
CURIOSITA’: Pianta originaria dell’Africa meridionale. Alcune specie hanno un alto valore ornamentale e si adattano bene alla vita di appartamento. La Crassula è adatta alla depurazione dell’atmosfera in ambienti chiusi da sostanze chimiche nocive.

Echeveria

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Pianta succulenta, perenne che conta decine di specie. Producono delle rosette di foglie, molto compatte e carnose. Le infiorescenze spuntano all’ascella delle foglie o su rami laterali. I fiori, rossi o gialli, sono a campanula e riuniti in spighe. Sono piante di facile coltivazione, spesso utilizzate per formare bordure e abbellire giardini rocciosi.
FIORITURA: Avviene in primavera-estate, dal centro della rosetta cresce un lungo stelo, su cui sbocciano numerosi piccoli fiori campanulati.
LUCE: Prediligono posizioni molto luminose all’interno della casa, in esterno sopportano anche il sole diretto.
ACQUA: Annaffiare regolarmente ma non in modo eccessivo in estate, più raramente in inverno.
TEMPERATURA: Sopporta bene le alte temperature, durante la stagione fredda si consiglia di non scendere sotto i 5-6° C:
CONCIME: Concimare una volta al mese durante il periodo vegetativo, con un fertilizzante specifico per succulente.
CONSIGLI: Utilizzare un terreno ben drenato composto da sabbia e torba in parti uguali. Il rinvaso si effettua ogni anno, in primavera, utilizzando un vaso solo leggermente più ampio del precedente. La moltiplicazione avviene per talea fogliare, prelevando rosette lungo il fusto, in estate oppure per semina in torba e sabbia.
CURIOSITA’: Pianta originaria dell’ America centrale e meridionale. Il nome è stato dato in onore del pittore messicano Atanasio Echeverria, famoso per i suoi dipinti di piante.

Euphorbia

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E’ un genere che comprende oltre 1600 specie in tutto il mondo, in Italia ne crescono circa una decina. Molte Euphorbia sono quasi identiche alle cactacee, salvo per il fatto che non presentano areole. Alcune varietà presentano anche delle vere e proprie foglie, che conferiscono alla pianta un portamento più arbustivo. I fiori di molte Euphorbia non sono propriamente fiori, ma piccole infiorescenze accompagnate da bratee. I frutti quando diventano maturi si seccano e si aprono di scatto, lanciando lontano i semi che contengono.
FIORITURA: Sono in genere piante di facile coltivazione e crescono rapidamente producendo una ricca fioritura. Iniziano a fiorire verso agosto, fino a ottobre inoltrato.
LUCE: Predilige posizioni soleggiate, anche al sole diretto.
ACQUA: Non richiedono di essere annaffiate spesso, lasciare che il terreno si asciughi tra un annaffiatura e l’altra.
TEMPERATURA: Adatte alla vita di appartamento, possono essere tenute in esterno durante la stagione estiva per poi essere ricoverate in luogo caldo (minimo 10° C) con l’arrivo dell’inverno.
CONCIME: Utilizzare un fertilizzante per piante grasse, durante il periodo estivo, una volta al mese.
CONSIGLI: La moltiplicazione avviene per talea, in primavera, utilizzando un substrato sabbioso. Va rinvasata in primavera, quando necessario. Evitare correnti d’aria e sbalzi di temperatura.
CURIOSITA’: Pianta originaria dell’Africa e Madagascar. Se il fusto viene spezzato quasi tutte emettono un lattice urticante e velenoso. Da queste piante si estrae la gomma, il caucciù e la tapioca.

Gasteria

gasteria-lillipuziana
Piante molto simili alle Aloe, dalle quali differiscono per la forma dei fiori, che nelle Aloe sono cilindrici e dritti, mentre nella Gasteria sono prima panciuti, poi cilindrici con il tubo obliquo. Le foglie si dispongono in file opposte, oppure a rosetta. I fiori si raccolgono in infiorescenze di semplice struttura, senza ramificazioni. Tra le specie più comuni ricordiamo la Gasteria lillipuziana  la verrucosa e la maculata.
FIORITURA: Fioriscono con un lungo stelo che porta fiori tubolari di colore variabile dall’arancio al rosso.
LUCE: Le Gasteria sono piante facili da tenere: richiedono molta luce ma è meglio ripararle dal sole diretto.
ACQUA: Richiedono scarse annaffiature, soprattutto d’inverno. Aspettare sempre che il terreno si asciughi tra un annaffiatura e l’altra.
TEMPERATURA: Da un minimo di 10°C a un massimo di 27°C. La crescita è lenta e avviene tra la primavera e l’estate; durante questo periodo devono essere tenute alle temperature medie d’appartamento.
CONCIME: Utilizzare del fertilizzante diluito all’acqua di annaffiatura ogni due settimane durante il periodo vegetativo.
CONSIGLI: Il substrato deve essere composto da sabbia e terriccio universale sempre ben drenato. La moltiplicazione si effettua da semi, talea di foglia, o per divisione dei polloni, che spuntano a volte alla base della pianta. Va rinvasata in primavera se necessario.
CURIOSITA’: Pianta originaria del Sudafrica. Nel loro habitat naturale crescono in terreni  rocciosi e si riproducono molto facilmente.

Haworthia

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Piante generalmente prive di fusto, oppure con fusto breve e ricoperto di foglie. Le foglie carnose e appuntite sono ornate di formazioni puntiformi rilevate, macchie o striature. Le appartenenti a questo genere si ibridano facilmente con le piante vicino alle quali sono coltivate. I fiori , poco significativi, hanno in genere lunghi peduncoli. Tra le varietà più comuni ricordiamo l’Haworthia cymbiformis e la fasciata.
FIORITURA: Fiorisce durante l’estate solo se coltivata in condizioni particolarmente favorevoli. In interni non presenta fioritura.
LUCE: Vogliono posizioni soleggiate ma patiscono sotto il sole cocente dell’estate.
ACQUA: Richiedono scarse annaffiature e temono l’umidità. Evitare i ristagni idrici.
TEMPERATURA: Sono piante molto resistenti al caldo. Hanno bisogno di una temperatura minima di almeno 10°C.
CONCIME: Durante il periodo vegetativo utilizzare del concime ternario.
CONSIGLI: Utilizzare un terriccio sabbioso e grossolano per facilitare il drenaggio. Va rinvasata in primavera, quando necessario. La moltiplicazione avviene a seconda della specie o per semina o tramite germoglio in primavera. Teme gli sbalzi di temperatura e le correnti d’aria.
CURIOSITA’: Pianta originaria del Sudafrica. Vengono anche chiamate “piante davanzale”. Piante molto simili alle Aloe, dalle quali differiscono solo nella grandezza, infatti l’Haworthia a dimensioni più ridotte. Nel loro habitat naturale crescono immerse per metà sotto la sabbia.

Kalanchoe

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Il genere raccoglie circa duecento specie. Pianta succulenta e sempreverde, con ampie foglie opposte di color verde intenso brillante. I fiori spuntano d’inverno,  hanno forme di campanula col tubo più o meno lungo formato da 4 petali che si aprono verso l’esterno.
FIORITURA: Il fiore può essere disponibile tutto l’anno visto le molte varietà.
LUCE: Per valorizzare il colore delle foglie necessitano di molta luce, ma non sole diretto. In estate può essere esposta anche in esterno.
ACQUA: Necessitano di annaffiature abbondanti. Lasciare che il terreno si asciughi tra un annaffiatura e l’altra.
TEMPERATURA: Per la coltivazione hanno bisogno di temperature più alte rispetto alla maggior parte delle piante grasse. D’inverno va tenuta ad una temperatura di circa 15°C mai inferiore ai 10°C.
CONCIME: Concimare periodicamente, avendo l’accortezza di utilizzare concime con elevato contenuto di fosforo e potassio.
CONSIGLI: Utilizzare un substrato per piante grasse. Si moltiplica con facilità sia per talea che per seme a fine inverno. Va rinvasata in primavera, utilizzando un vaso leggermente più ampio del precedente.
CURIOSITA’: Pianta originaria del Madagascar e dell’Africa tropicale. Possono venire utilizzate in composizioni d’effetto. La taglia e la struttura differente dei fusti, i colori delle foglie e le particolari fioriture le rendono infatti particolarmente adatte a questo scopo. Pianta particolare infatti per avere una bella fioritura necessita di stare 16 ore giornaliere in un luogo buio.

Sempervivum

Semprevivum ballsii
Piante grasse alpine, con foglie, cauline e carnose, disposte a rosetta, a volte coperte di peli. Le rosette principali sono circondate da altre più piccole. Le rosette adulte emettono delle infiorescenze in cima a uno stelo piuttosto lungo. Dopo la fioritura, la rosetta muore, ma la vita della pianta è assicurata dai polloni che la circondano.
FIORITURA: Avviene da giugno a settembre.
LUCE: Va posizionato in un luogo luminoso, possibilmente con luce solare diretta.
ACQUA: Necessitano di scarse, ma regolari annaffiature, lasciando il terreno asciutto per alcuni giorni prima di ripetere l’annaffiatura. Durante la stagione invernale, se posizionate in luoghi con clima freddo, si consiglia di interrompere le annaffiature.
TEMPERATURA: Sono piante molto resistenti al freddo e alla siccità. Può sopportare anche temperature di molti gradi inferiori allo zero.
CONCIME: Durante il periodo vegetativo somministrare del fertilizzante specifico per piante grasse, ogni 15-20 giorni.
CONSIGLI: Utilizzare un substrato composto da terreno soffice, fertile con elevato drenaggio. Di solito intorno alla pianta madre tendono a svilupparsi numerose piantine, quindi necessitano di essere coltivate in un vaso molto capiente. La moltiplicazione avviene per seme, oppure staccando le nuove piantine e ripiantarle in vasi singoli.
CURIOSITA’: Piante originarie dell’Europa, America e Asia. Il loro habitat naturale è costituito da luoghi rocciosi, soprattutto su substrato siliceo, a un altitudine di 1600-2700 m. Sono una specie che si ibrida facilmente.

Campanula

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Graziosa pianta erbacea, dal portamento ricadente o rampicante a seconda dell’ uso. E’ caratterizzata da foglie tondeggianti con margine dentato, di un bel verde brillante, e fusti striscianti dalla struttura legnosa, lunghi anche 50 cm. I fiori azzurro o lilla, sono campanelle stellate che sbocciano in successione.
FIORITURA: A seconda della specie fiorisce da maggio fino a settembre. Le piante ottenute da semi fioriscono dopo circa 2 anni.
LUCE: Ama più la luce che i raggi solari diretti, ma prospera anche al sole.
ACQUA: Le annaffiature devono essere costanti, facendo in modo che il terriccio rimanga costantemente umido (non bagnato) e senza ristagni idrici nel sottovaso che non sono tollerati. Durante l’ inverno si annaffia con più moderazione mantenendo sempre il terriccio leggermente umido.
TEMPERATURA: A seconda della specie ed a seconda del tipo di coltivazione possono resistere a bassissime temperature. Si consiglia di non superare i 22 °C in estate, la temperatura ideale si aggira tra i 13 ed i 17 °C.
CONCIME: E’ sufficiente una concimazione organica a fine primavera.
CONSIGLI: Non necessita di rinvasi frequenti. quando viene effettuato, sempre in primavera, è bene sostituire parte del terriccio. Va moltiplicata per semina in autunno o all’ inizio della primavera; per divisione dei cespi e per talea  all’ inizio della primavera.
CURIOSITA’: La Campanula deve il suo nome al fatto che i suoi fiori penduli ricordano una campanella in quanto si muovono ad ogni alito di vento. Questo fiore simboleggia ADULAZIONE e VANITA’.

Fiordaliso

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Biennale rustica, coltivata anche come annuale. Indigena dei campi, attraverso ibridazioni si sono ottenute numerose varietà orticole, a fiori grandi, semidoppi, semplici o doppi, assai belli e di diverse colorazioni: bianchi, rosa, rossi, azzurri. Le foglie sono lineato-lanceolate di colore grigio-verdi.
FIORITURA: Inizia a fiorire verso fine maggio fino ad agosto a seconda della specie.
LUCE: Esporre in pieno sole.
ACQUA: Dopo la semina e durante la fioritura la pianta richiede annaffiature frequenti e abbondanti. Evitare assolutamente ristagni d’ acqua e bagnare con acqua a temperatura ambiente.
TEMPERATURA: Vive bene sia al caldo che al freddo.
CONSIGLI: Va rinvasata in primavera quando necessario. La moltiplicazione avviene tramite semina verso marzo oppure a settembre in cassetta. Può essere coltivata in giardino, in vaso è adatta per la coltivazione in terrazzi e balconi.
CURIOSITA’: Originario dell’ Europa e Asia. In medicina possiede alcune proprietà che lo hanno reso ricercato come pianta per finalità fitoterapiche. In particolare per la cura delle congiuntiviti ma anche per le sue proprietà toniche e stimolanti. I suoi colori, celeste e bianco, attibuiscono a questo fiore i significati di DELICATEZZA e SENSIBILITA’.

Hemerocallis

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Bulbosa perenne, molto vigorosa, che spesso raggiunge il metro di altezza. I fiori, simili a gigli, sono di breve durata, ma si presentano in continuazione da giugno all’ inizio di settembre. le foglie, che formano un cespuglio basale sono di forma lanceolata e spuntano dal terreno; sono lunghe e di colore verde chiaro.
FIORITURA: Il fiore di questa pianta dura soltanto un giorno, all’ inizio poteva avere solo colorazioni gialle o arancio, ma al giorno d’ oggi grazie ai vari ibridi può assumere colorazioni più svariate.
LUCE: Predilige esposizioni a mezz’ ombra.
ACQUA: Necessita di abbondanti e frequenti irrigazioni.
TEMPERATURA: Questa pianta ha una buona resistenza al freddo, adatta quindi a climi temperato-continentali.
CONCIME: Le concimazioni, prevalentemente di tipo organico, devono essere effettuate in primavera.
CONSIGLI: Le Hemerocallis non vanno rinvasate spesso in quanto non amano molto gli spostamenti. Ogni 3-4 anni è sufficiente a meno che la pianta non sia cresciuta troppo ed il vaso sia quindi diventato molto piccolo per contenere le radici. La moltiplicazione avviene per seme o per divisione dei cespi. Eliminare i fiori appassiti favorisce la fioritura di quelli nuovi.
CURIOSITA’: Pianta originaria dell’ America, Europa e Asia. Sono piante che si stanno diffondento molto rapidamente grazie alla bellezza non solo dei fiori che grazie alla selezione, sono sempre più grandi e variamente colorati ma anche per le loro foglie lunghe, affusolate e dall’ aspetto molto elegante.

Iris

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Pianta rizomatosa con fiori eleganti e delicati, su lunghi steli rigidi e a 6 petali, setosi e vellutati: tre superiori saldati a formare un vessillo e tre inferiori che si aprono come ali. Uno stesso stelo porta più fiori che si aprono in successione. Le foglie sono a spada, rigide, erette e di colore verde chiaro.
FIORITURA: Inizia a fiorire in primavera fino quasi all’ autunno.
LUCE: Predilige esposizioni in pieno sole, possibilmente al riparo da correnti d’ aria per preservare la bella fioritura.
ACQUA: Necessita di poche annaffiature prima della fioritura, più abbondanti in prossimità e durante l’ antesi. Evitare i ristagni d’ acqua.
TEMPERATURA: Alcune specie sono molto resistenti al freddo anche sotto lo zero, altre non devono avere temperature minime inferiori ai 10-12 °C.
CONCIME: Non richiede concimazioni particolari.
CONSIGLI: Va moltiplicata tramite seme o per suddivisione del rizoma verso inizio primavera. Eliminare le parti secche o danneggiate. Con il nome di Iris si identificano moltissime specie con esigenze di temperatura, esposizione ed irrigazione anche molto diverse tra loro. Fondamentale per non commettere gravi errori di coltivazione è essere informati con esattezza sulla specie ed anche sulla varietà che ci interessa.
CURIOSITA’: E’ originario dell’ Europa, emisfero boreale. Le sue moltissime varietà di colori, ricordano l’ arcobaleno e per questo venne associato a Iride, la dea greca che percorreva l’ arcobaleno per portare agli uomini i messaggi degli dei. Significa MESSAGGIO e NOTIZIA.

Lobelia

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Pianta erbacea annuale di piccole dimensioni (non supera i 20 cm di altezza); alcune specie sono perenni e a carattere arbustivo. Presenta fiori piccoli, numerosi, che occupano tutto lo spazio vegetativo; compaiono da aprile fino all’ autunno inoltrato. Le foglie sono alterne, di varia forma, obovate o elittiche.

Myosotis

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Genere biennale o perenne a seconda della specie. Ha fusti eretti ramificati, foglie alterne, oblungo-lanceolate. I fiori sono numerosi, piccoli, riuniti in infiorescenze scorpioidi, di diverse tonalità. Di facile coltivazione e reperibilità. Coltivabile in esterno oppure in vasi.
FIORITURA: Dipende molto dalla specie e dal tipo di coltivazione.
LUCE: Predilige posizioni mediamente ombrose.
ACQUA: Mantenere il terreno umido durante il periodo vegetativo, è importante non lasciare asciugare mai il terreno, in inverno moderare decisamente la frequenza delle annaffiature.
TEMPERATURA: Clima temperato-fresco con discreta resistenza al gelo.
CONCIME: Non necessita di concimi particolari.
CONSIGLI: Si adatta ai terreni fertili, soffici, umidi e ricchi di humus. Va rinvasata in primavera indicativamente ogni 1-2 anni. Si moltiplicano per talee di rami. Le specie biennali e gli ibridi si seminano da aprile a luglio in cassette e si trapiantano adimora in autunno. Si può rilevare la presenza di funghi di vario tipo, in questo caso è utile intervenire con prodotti specifici.
CURIOSITA’: Pianta originaria dell’Asia. Il genere Myosotis, comprende circa 50 specie annuali o perenni, alcune conosciute anche come nontiscordardimè e occhi della madonna.

Ipomoea (Campanelle rampicanti)

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Genere ricco di specie annuali e perenni, Rampicanti e arbusti, delicati e semirustici. Il fusto è volubile o rampicante, con foglie alterne, variamente sagomate, grandi. I fiori sono di grandi dimensioni, con colori smaglianti, dal bianco al blu, al rosso, il porporino e tonalità diverse degli stessi. Le specie volubili ben si addicono per coprire steccati, muri, ed essere coltivati in vaso e sui terrazzi. Possono espandersi fino a 3-4 metri di lunghezza. Le specie più belle coltivate sono l’ Ipomoea purpurea e la rubro-coerulea.

Rhododendron

Rhododendron 1
Esistono circa 500 specie di Rhododendron. Sono arbusti sempreverdi di eccezionale bellezza, a foglie persistenti o decidue, rustici o delicati. Alcune specie hanno taglie piuttosto modeste (gruppo delle azalee) altre sono arboscelli (gruppo rododendri). I fiori hanno colori molto vivaci e diversificati nelle tonalità: rosso, rosa, bianco, azzurro e possono sbocciare isolati o riuniti in infiorescenze. Solitamente i fiori dei rododendri sono più grandi di quelli delle azalee.

Accorgimenti

Nonostante tutte le nostre cure, le piante, purtroppo, sono soggette ad ammalarsi; occorre allora saper individuare il motivo per cui soffrono e questo non è sempre facile, specie per chi non ha una grossa preparazione in materia. Le cause della malattia di una pianta possono dipendere da fattori climatici (luce, temperatura, acqua, umidità ecc.), da carenza o eccesso di un determinato elemento fertilizzante, da un terriccio non adatto e, non per ultimo, dalla presenza di parassiti animali (insetti, acari, nematodi ecc.), o vegetali (funghi, batteri ecc.). Per la lotta ai vari parassiti è stata data la precedenza ai metodi naturali, senza però tralasciare di indicare anche quelli chimici. Se è vero che la lotta chimica è più sbrigativa è anche senz’altro vero che, se non eseguita correttamente, può avere degli effetti negativi sulle piante e anche su di noi. Infatti si deve ricordare che tutti i prodotti chimici sono nocivi e perciò devono essere tenuti lontani dai bambini; inoltre bisogna seguire attentamente le istruzioni poste sulle confezioni.

Peperomia

Peperomia

La peperomia appartiene alla specie delle piperacee ed il genere comprende circa 400 specie originarie dell’America e di varie altre regioni tropicali e subtropicali della zona del Pacifico. E’ una pianta erbacea annuale o perenne con foglie piuttosto carnose, succulente, a forma di cuore, con margine liscio, raccolte a ciuffi e profondamente solcate da nervature; la pagina superiore è coperta da una fitta peluria che dà un tono vellutato al colore verde scuro.
FIORITURA: I fiori, riuniti in infiorescenze a spiga di colore bianco, sono insignificanti.
ACQUA: Diversamente da quanto accade per le specie ornamentali in genere, la peperomia, a causa della natura del suo fogliame che è piuttosto succulento non gradisce l’eccessiva umidità e quindi non ha bisogno di essere annaffiata abbondantemente e di frequente. Una buona regola consiste nel lasciare il vaso per un’ora circa parzialmente immerso in un recipiente contenente acqua, una volta la settimana. Trascorsi sette giorni, se il vaso apparisse ancora umido, è bene attendere uno o due giorni per rinnovare l’immersione.

Primula

Primula

La primula apparitiene alla famiglia delle primulacee e il genere comprende circa 500 specie originarie delle zone temperate e fredde dell’emisfero settentrionale, America del sud, Giava, Asia Meridionale, Cina e Giappone. E’ una pianta erbacea con portamento eretto che raggiunge i 30 cm di altezza. Le foglie sono intere, rotonde, con margine dentato e lienvemente ondulato, abbastanza unite a formare un piccolo cespuglio.
FIORITURA: I fiori sono abbastanza piccoli formati da 5 petali con margine leggermente frastagliato raccolti in ciuffi rotondi retti da un lungo stelo. Il colore può essere rosso, rosa, porpora, viola e lilla. La fioritura avviene di solito in primavera ma con un’opportuna forzatura si può ottenere anche in pieno inverno.

Sanseviera

Sanseviera
La Sanseviera appariene alla famiglia delle Liacee e il genere comprende circa 50 specie originarie dell’Africa tropicale e subtropicale e dell’Asia sud orientale. E’ una pianta erbacea perenne con radici rizomantose. Le foglie, di forma lanceolata sono consistenti e fibrose. Il colore è verde vivo con screziature chiare o in verde scuro e bande laterali chiare.
La Sanseviera è tra le piante da appartamento più resistenti, ma esige attente cure.
FIORITURA: I fiori della Sanseviera sono molto piccoli e sono raccolti un una infiorescenza a spiga di colore bianco-verdognolo, sono abbastanza profumati. La fioritura avviene in autunno o in inverno a seconda dell’ambiente in cui la pianta è coltivata.

Pianta di vetro

Pianta di vetro

La pianta di vetro appartiene alla famiglia delle Balsaminacee, il genere Impatiens comprende da 400 a 500 specie originarie dell’Asia e dell’Africa. E’ una pianta erbacea perenne con foglie ovali, allungate, motlo lucide e di colore verde vivo.
FIORITURA:: I fiori sono semplici, delicati, con cinque petali, di colore che varia dal rosso al viola e al blu; la fioritura continua praticamente tutto l’anno. La caratteristica di questa pianta è data dalla trasparenza degli steli e del piccolo fusto che danno alla pianta una nota di elegante fragilità.
ACQUA: La condizione essenziale per mantenere in vita e far fiorire a lungo la pianta di vetro è quellla di non farle mai mancare l’umodità, facendo tuttavia attenzione che l’acqua non ristagni troppo a lungo presso le radici. E’ opportuno quandi corredare i vasi di un buon drenaggio, utile a far defluire l’acqua in eccedenza, cercando di annaggiare molto di frequente per evitare che il terreno si asciughi troppo. E’ un grave errore lasciare la pianta di vetro in vasi muniti di sottovaso contenente acqua.

Schimmia

SKIMMIA
La schimmia appartiene alla famiglia delle Rutacee e dil geNere comprende 9 specie originarie dell’Himalaya e del Giappone. Si tratta di un arbusto sempreverde, che in genere non supera il metro di altezza e le cui foglie, di una certa consistenza e di colore verde intenso e lucenti, sono ovali, con margine liscio, semplici e con una disposizione alterna lungo il ramo.
Vediamo alcune varietà di questa pianta:
Skimmia japonica-alta al massimo un metro, fiorisce in bianco a primavera e produce piccole drupe di colore rosso-arancio. Interessanti le sue varietà fragrans e fragrantissima, che presentano corolle particolarmente odorose.
Skimmia Laureola -è simile alla precedente ma ha foglie più grandi, fiori giallastri e frutti di colore rosso scuro e di forma ovale arrotondata

Tulipano

tulipano

Il tulipano appartiene alla famiglia delle Liacee e il genere comprende circa 150 specie originarie dell’Asia, dell’Africa e anche di alcuni paesi europei. E’ una pianta erbacea perenne, con radice bulbosa e con foglie ovali, allungate o più o meno arrotondate, con margine liscio, di colore verde vivo o di un berde con sfumature azzurrastre, collocate nella parte basale dello stelo fiorale. 
Il tulipano, utilizzato di solito nei giardini, diventa una pianta da appartamento per il tipo di coltivazione che permette di ottenere una fioritura in pieno inverno. I tulipani più adatti da coltivare in casa sono quelli per colture precoci. Si dividono in tulipani semplici a fioritura precoce e tulipani doppi a fioritura precoce; raggiungono un’altezza massima di 40 cm circa i fiori hanno un diametro di 12 cm. I bulbi vanno interrati alla metà di settembre.

Singonio

Singolio

Il singonio appartiene alla famiglia della Aracee ed il genere comprende una quindicina di specie originarie dell’America Tropicale. E’ una pianta sempreverde, spesso sarmentosa, con foglie rette da lunghi penduncoli, di colore verde intenso e lucenti, di una certa consistenza e divise in rte o cinque lobi, di cui quello centrale è solitamente più grande. I fiori, piuttosto insignificanti e privi di effetto decorativo, appaiono soltanto sulle piante coltivate in serra, e vengono generalmente recisi per dare maggior sviluppo alle foglie.
LUCE: Questa pianta va collocata in ambiente luminoso ma non al sole, al riparo dai colpi d’aria e in un’atmosfera abbastanza umida.

Giacinto

Giacinto

Il giacinto appartiene alla famiglia delle Liacee e il genere comprende circa 30 specie originarie dell’Africa tropicale. E’ una pianta bulbosa aparentemente priva di fusto con foglie strette e allungate, carnose, che partono direttamente dal bulbo.
FIORITURA i fiori sorretti da uno stelo carnoso e rigido, sono riuniti in una infiorescenza a grappolo oppure a spiga terminale; le corolle, profumatissime, hanno solitamente sei petali ricurvi in fiori, carnosi, nei colori che vanno dal bianco al rosa, dal celeste al viola, dal lilla al porpora e possono essere anche doppie. La fioritura avviene in primavera ma mediante forzatura dei bulbi si possono avere piante in fiore già durante l’inverno.

Felce biforme

felce biforme

La felce biforme appartiene alla famiglia delle Polipodiaceee e il genere comprende 280 specie originarie del Brasile, del Sudafrica, dell’Australia e Nuova Zelanda, dell’Europa del Sud e dell’Estremo Oriente. E’ una felce terrestre, ossia provvista di radici che affondano nel terreno e, a differenza di molte altre specie dello stesso genere, ama la luce. Le fronde sono molto eleganti, coriacee, glabre o pelose, con foglioline secondarie spesso caratterizzate da lobi apocali (ossia delle foglioline terminali): il colore varia dal verde vivo al verde chiaro, e in molte specie e varietà le fornde sono attraversate da bande vianche o grigiastre. Delle 280 specie di cui si compone questo genere solo 30 circa bengono coltivate a scopo ornamentale;

Filodendro

Il filodendro appartiene alla famiglia delle Aracee e il genere comprende circa 120 specie originarie delle regioni tropicali dell’America, in particolare del Brasile, della Colombia, della Macrinica e della Guyana. E’ una pianta erbacea o un arbusto sarmentoso con fusto molto allungato e provvisto di radici aeree che permettono al filodendro di avvinghiarsi a dei sostegni. le foglie sono grandi, distanziate e di forma assai varia: lunghe, ovali, cuoriformi, safittate, intere, suddivise in lobi, incise oppure a margini interi; il colore è in vari toni di verde, oppure verde variegato di bianco. Le foglie spesso sono color ruggine o porpora sulla pagina inferiore.
filodendro
FIORITURA: i fiori sono riuniti in un’infiorescenza cilindrica avvolta da una spata a cartoccio che può essere bianca, rossa o gialla, e a volte sono profumatissimi; la fioritura avviene raramente nelle specie coltivate in casa e in epoca difficilmente identificabile perchè condizionata da molte cause, come l’età della pianta, il grado di luce e di calore. I frutti, a forma di bacca carnosa, giungono a maturazione solo in serra o nei paesi di origine.

mercoledì 19 giugno 2013

E’ tempo di Ciliegie!

E' tempo di ciliegie e ricordate che "una ciliegia tira l'altra!". 
La ciliegia è, infatti, un frutto tra i più gustosi e apprezzati da grandi e piccini, dolce e molto goloso. 
Il ciliegio dolce (Prunus avium) appartiene alla famiglia delle Rosaceae ed è originario dell'Asia minore. Matura a partire da giugno, in base alla varietà, precoce o tardiva. 
Tra i ciliegi più diffusi vi sono i "Duroni di Vignola", con frutti grossi, di colore rosso scuro e molto dolci; vi sono poi le ciliegie "Ferrovia", con frutti di colore rosso brillante e polpa chiara e le ciliegie "Lapins" di colore rosso scuro e polpa rosa, a maturazione tardiva. 
Le ciliegie sono frutti poco calorici e dalle ottime qualità dietetiche: contengono vitamine (A, B e C), sali minerali, flavonoidi e antociani. 
In mancanza di un giardino è possibile coltivare un ciliegio anche in vaso: scegliete una varietà autofertile e posizionatela in una zona dove riceve molta luce e sole. 
Ricordate di utilizzare un vaso in terracotta molto grande con terriccio fresco miscelato con compost! Innaffiate regolarmente senza eccedere e somministrate a inizio primavera un concime granulare a lenta cessione ricco in azoto. 
Garantendo alla pianta cure e condizioni favorevoli potrete avere grandi soddisfazioni e raccogliere ottime ciliegie.  
Infine, ricordate che vi è un antico detto popolare che dice: "Se vuoi avere del buon vino, pianta unciliegio nel tuo vigneto!"