martedì 25 giugno 2013

Felce biforme

felce biforme

La felce biforme appartiene alla famiglia delle Polipodiaceee e il genere comprende 280 specie originarie del Brasile, del Sudafrica, dell’Australia e Nuova Zelanda, dell’Europa del Sud e dell’Estremo Oriente. E’ una felce terrestre, ossia provvista di radici che affondano nel terreno e, a differenza di molte altre specie dello stesso genere, ama la luce. Le fronde sono molto eleganti, coriacee, glabre o pelose, con foglioline secondarie spesso caratterizzate da lobi apocali (ossia delle foglioline terminali): il colore varia dal verde vivo al verde chiaro, e in molte specie e varietà le fornde sono attraversate da bande vianche o grigiastre. Delle 280 specie di cui si compone questo genere solo 30 circa bengono coltivate a scopo ornamentale;

TEMPERATURA: la temperatura, essendo pianta di origine tropicale, deve essere superiori ai 15 gradi, teme gli sbalzi termici e vuole terreno costantemente umido.
ACQUA: le irrorazioni alle fronde devono essere ripetute almeno ogni due giorni, il terreno deve essere umido ma non zuppo, è un grave errore asfissiare la pianta con il sottovaso pieno d’acqua. Questa pratica può essere compiuta massimo per due ore al giorno.
CONCIMAZIONE: ogni settimana gioverà spruzzare le piante con acqua e stimolante ormonico nella dose di 5 gocce per litro d’acqua.
CONSIGLI: Il nome scientifico di questa felce, Pteris, usato per la prima volta da Dioscoride, un medico greco del I secolo a.C.deriva dal termine greco “pteron” che significa ala, a indicare la forma delle foglie di alcune specie di questo genere. nel linguaggio floreale la pianta ha un significato poco simpatico, ambiguità, forse per il fatto di avere su uno stesso stelo, delle foglioline secondarie.

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