FIORITURA: i fiori sono riuniti in un’infiorescenza cilindrica avvolta da una spata a cartoccio che può essere bianca, rossa o gialla, e a volte sono profumatissimi; la fioritura avviene raramente nelle specie coltivate in casa e in epoca difficilmente identificabile perchè condizionata da molte cause, come l’età della pianta, il grado di luce e di calore. I frutti, a forma di bacca carnosa, giungono a maturazione solo in serra o nei paesi di origine.
ACQUA: il filodendro cosi come tutte le speice tropicali ha necessità di molta e costante umidità mentre non sopporta avere le radici costantemente immerse in acqua. Vanno annaffiati regolarmente ogni 4 giorni meglio se ponendo il vaso in un catino con un palmo di acqua per due o tre ore.
CONCIME: per quanto riguarda la concimazione è consigliabile seguire queste regole: in novembre smuovere il terriccio di superficie e spargervi un pò di concime organico in polvere, da aprile ad ottobre somministrare ogni 15 giorni, fertilizzante minerale solubile, in maggio e, agosto e novembre annaffiare con 1/2 litro di acqua in cui siano stati sciolti 2 g di solfato di ferro.
CURIOSITA’: il nome scientifico Philodentrond deriva da due parole greche: “philèo”, amare, e “dendron”, albero, ossia “piante che amano essere uguali agli alberi”. Probabilmente in riferimento alla struttura quasi arborea di alcune specie.
Nei nostri paesi i filodendri non vantano alcun particolare significato simbolico, mentre nelle zone di origine gli indigeni attribuiscono a molte di queste specie n particolare significato di carattere religioso. infatti ai tropici si ritiene che i filodendri, per la loro caratteristica struttura sarmetosa che li porta ad avvarvicarsi alle piante, salendo a perdersi nell’intrico della vegetazione della giungla, siano in grado di raggiungere il mondo degli dei e di portar loro le suppliche e le promesse degli uomini.
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